Eidgenössisches Versicherungsgericht
Tribunale federale delle assicurazioni
Tribunal federal d'assicuranzas

Sozialversicherungsabteilung
des Bundesgerichts

Prozess {T 7}
U 319/06

Urteil vom 24. November 2006
II. Kammer

Besetzung
Präsidentin Leuzinger, Bundesrichter Borella und Kernen; Gerichtsschreiber Traub

Parteien
L.________, Beschwerdeführer, vertreten durch Fürsprecher Thomas Schwarz, Marktgasse 23/25,
4902 Langenthal,

gegen

Schweizerische Unfallversicherungsanstalt (SUVA), Fluhmattstrasse 1, 6004 Luzern, Beschwerdegegnerin

Vorinstanz
Verwaltungsgericht des Kantons Bern, Bern

(Entscheid vom 1. Juni 2006)

Sachverhalt:
A.
Der 1977 geborene L.________ arbeitete seit August 2000 als Betriebsmitarbeiter (Ofenführer) bei der Firma G.________ und war somit obligatorisch bei der Schweizerischen Unfallversicherungsanstalt (SUVA) gegen die Folgen von Unfällen versichert. Am 31. Januar 2003 erlitt er während der Arbeit einen Unfall, als er sich bei der Reinigung einer Maschine den rechten Vorderarm einklemmte. Dabei zog er sich mehrere Rissquetschwunden zu. In der Folge trat ein schmerzhaftes Logensyndrom auf, welches noch gleichentags operativ behandelt wurde. Am 25. April 2003 schloss der behandelnde Mediziner Dr. R.________, Facharzt für orthopädische Chirurgie, die Behandlung mit der Feststellung ab, der Vorderarm habe sich fast vollständig erholt; ab dem 28. April 2003 sei eine Arbeitsfähigkeit von 50 % und ab dem 5. Mai 2003 eine solche von 100 % zu erwarten. Die SUVA erbrachte für die Unfallfolgen Heil- und Taggeldleistungen.

Im Mai 2003 meldete sich der Versicherte nach einem Arbeitsversuch erneut arbeitsunfähig. Vom 26. November 2003 bis 14. Januar 2004 hielt sich L.________ in der Rehaklinik B.________ auf. Im Frühjahr 2004 erfolgte eine mehrwöchige stationäre Psychotherapie in der Privatklinik W.________. Schliesslich führte der Kreisarzt Dr. I.________ am 23. Dezember 2004 eine Abschlussuntersuchung durch und schätzte den Integritätsschaden auf 5 %. Mit Verfügung vom 24. Januar 2005 stellte die SUVA die Leistungen mit dem 15. Februar 2005 ein. Die verbliebene Leistungseinschränkung sei psychogener Natur und stehe nicht in rechtserheblichem Zusammenhang mit dem Unfallereignis. Demzufolge lehnte es der Unfallversicherer auch ab, eine Invalidenrente auszurichten, sprach dem Versicherten hingegen eine Integritätsentschädigung von 5 % zu. Auf Einsprache hin hielt die SUVA an ihrer Beurteilung fest (Entscheid vom 6. April 2005).
B.
L.________ liess gegen den Einspracheentscheid Beschwerde erheben und die Zusprechung einer ganzen Invalidenrente sowie eine Anpassung der Integritätsentschädigung beantragen. Das Verwaltungsgericht des Kantons Bern wies die Beschwerde mit Entscheid vom 1. Juni 2006 ab.
C.
Mit Verwaltungsgerichtsbeschwerde lässt L.________ den vorinstanzlich gestellten Antrag erneuern.

Die SUVA schliesst auf Abweisung der Verwaltungsgerichtsbeschwerde. Das Bundesamt für Gesundheit verzichtet auf Vernehmlassung.

Das Eidg. Versicherungsgericht zieht in Erwägung:
1.
Zu prüfen ist der Anspruch auf eine Invalidenrente der Unfallversicherung sowie auf eine Integritätsentschädigung auch für die nichtorganischen Gesundheitsschädigungen, wie sie nach dem Unfall eingetreten sind. Der Rechtsstreit betrifft allein noch die Frage, ob die Adäquanz des Kausalzusammenhangs zwischen dem Unfallereignis vom 31. Januar 2003 und dem nachmaligen psychischen Gesundheitsschaden gegeben sei.

Nach den zutreffenden Ausführungen von Verwaltung und Vorinstanz, auf welche verwiesen werden kann, setzt die Leistungspflicht des Unfallversicherers nach Art. 6 Abs. 1
SR 832.20 Legge federale del 20 marzo 1981 sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF)
LAINF Art. 6 In generale - 1 Per quanto non previsto altrimenti dalla legge, le prestazioni assicurative sono effettuate in caso d'infortuni professionali, d'infortuni non professionali e di malattie professionali.
1    Per quanto non previsto altrimenti dalla legge, le prestazioni assicurative sono effettuate in caso d'infortuni professionali, d'infortuni non professionali e di malattie professionali.
2    L'assicurazione effettua le prestazioni anche per le lesioni corporali seguenti, sempre che non siano dovute prevalentemente all'usura o a una malattia:
a  fratture;
b  lussazioni di articolazioni;
c  lacerazioni del menisco;
d  lacerazioni muscolari;
e  stiramenti muscolari;
f  lacerazioni dei tendini;
g  lesioni dei legamenti;
h  lesioni del timpano.21
3    L'assicurazione effettua inoltre le prestazioni per lesioni causate all'infortunato durante la cura medica (art. 10).
UVG voraus, dass zwischen Unfallereignis und eingetretenem Gesundheitsschaden (Krankheit, Invalidität, Tod) ein natürlicher (BGE 129 V 181 Erw. 3.1 mit Hinweisen) und adäquater (BGE 129 V 181 Erw. 3.2, 405 Erw. 2.2, 125 V 461 Erw. 5a) Kausalzusammenhang besteht. Die Kriterien der Adäquanzbeurteilung bei psychischen Fehlentwicklungen mit Einschränkung der Arbeits- und Erwerbsfähigkeit nach Unfällen ohne Distorsion der Halswirbelsäule oder vergleichbaren Körpereinwirkungen (BGE 115 V 133) sind ungeachtet der konkret in Betracht fallenden Leistungen (wie Heilbehandlung [Art. 10
SR 832.20 Legge federale del 20 marzo 1981 sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF)
LAINF Art. 10 Cura medica - 1 L'assicurato ha diritto alla cura appropriata dei postumi d'infortunio, segnatamente:
1    L'assicurato ha diritto alla cura appropriata dei postumi d'infortunio, segnatamente:
a  alla cura ambulatoriale da parte del medico, del dentista o, previa loro prescrizione, del personale paramedico e del chiropratico, nonché alla cura ambulatoriale in un ospedale;
b  ai medicamenti e alle analisi ordinati dal medico o dal dentista;
c  alla cura, al vitto e alloggio in sala comune ospedaliera;
d  alle cure complementari e a quelle balneari prescritte dal medico;
e  ai mezzi ed agli apparecchi occorrenti per la sua guarigione.
2    L'assicurato può scegliere liberamente il medico, il dentista, il chiropratico, la farmacia, l'ospedale e la casa di cura.30
3    Il Consiglio federale può definire più in dettaglio le prestazioni d'obbligo a carico dell'assicurazione e limitare il rimborso delle spese di cura all'estero. Esso può inoltre fissare le condizioni relative al diritto all'assistenza e alle cure a domicilio.31
UVG], Taggeld [Art. 16
SR 832.20 Legge federale del 20 marzo 1981 sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF)
LAINF Art. 16 Diritto - 1 Ha diritto all'indennità giornaliera l'assicurato totalmente o parzialmente incapace al lavoro (art. 6 LPGA34) in seguito a infortunio.35
1    Ha diritto all'indennità giornaliera l'assicurato totalmente o parzialmente incapace al lavoro (art. 6 LPGA34) in seguito a infortunio.35
2    Il diritto all'indennità giornaliera nasce il terzo giorno successivo a quello dell'infortunio. Esso si estingue con il ripristino della piena capacità lavorativa, con l'assegnazione di una rendita o con la morte dell'assicurato.
3    L'indennità giornaliera dell'assicurazione contro gli infortuni non è concessa finché sussiste il diritto all'indennità giornaliera dell'assicurazione per l'invalidità oppure all'indennità di maternità, per l'altro genitore, di assistenza o di adozione ai sensi della legge del 25 settembre 195236 sulle indennità di perdita di guadagno.37
4    L'indennità giornaliera è versata ai disoccupati senza computare periodi di attesa (art. 18 cpv. 1 LADI38) o giorni di sospensione (art. 30 LADI).39
5    Gli assicurati di cui all'articolo 1a capoverso 1 lettera c cui è versata una rendita secondo l'articolo 22bis capoverso 5 LAI40 in combinato disposto con l'articolo 28 LAI non hanno diritto all'indennità giornaliera.41
UVG], Integritätsentschädigung [Art. 24
SR 832.20 Legge federale del 20 marzo 1981 sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF)
LAINF Art. 24 Diritto - 1 L'assicurato ha diritto ad un'equa indennità se, in seguito all'infortunio, accusa una menomazione importante e durevole all'integrità fisica, mentale o psichica.65
1    L'assicurato ha diritto ad un'equa indennità se, in seguito all'infortunio, accusa una menomazione importante e durevole all'integrità fisica, mentale o psichica.65
2    L'indennità è determinata simultaneamente alla rendita d'invalidità o al termine della cura medica se l'assicurato non ha diritto a una rendita. Il Consiglio federale può prevedere che in casi speciali il diritto nasca in un altro momento, segnatamente se i danni alla salute sono dovuti all'inalazione di fibre di amianto.66
UVG] oder Invalidenrente [Art. 18
SR 832.20 Legge federale del 20 marzo 1981 sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF)
LAINF Art. 18 Invalidità - 1 L'assicurato invalido (art. 8 LPGA49) almeno al 10 per cento in seguito a infortunio ha diritto a una rendita d'invalidità se l'infortunio si è verificato prima del raggiungimento dell'età di riferimento50.51
1    L'assicurato invalido (art. 8 LPGA49) almeno al 10 per cento in seguito a infortunio ha diritto a una rendita d'invalidità se l'infortunio si è verificato prima del raggiungimento dell'età di riferimento50.51
2    Il Consiglio federale disciplina la determinazione del grado d'invalidità in casi speciali. Ha la facoltà di derogare dall'articolo 16 LPGA.
UVG]) massgebend (BGE 127 V 102).
2.
Der Beschwerdeführer lässt im Wesentlichen geltend machen, dass die bei ihm bestehende psychische Störung eine adäquate Folge des versicherten Unfallereignisses sei und dass sich diese Beeinträchtigung demzufolge bei der Bemessung des Invaliditätsgrads und der Integritätsentschädigung auswirken müsse.
2.1 Die Vorinstanzen haben die Frage der Adäquanz des Kausalzusammenhangs gestützt auf eine Prüfung der von der Rechtsprechung entwickelten Kriterien (vgl. dazu BGE 115 V 140 Erw. 6c) verneint. Dabei haben sie den Unfall aufgrund des tatsächlichen Geschehensablaufs zu Recht als mittelschwer eingestuft (zur Kasuistik vgl. etwa RKUV 2005 Nr. U 555 S. 324 Erw. 3.4, 1999 Nr. U 330 S. 122 Erw. 4b/bb). Im Übrigen kommt die Rechtsprechung zur Beurteilung des adäquaten Kausalzusammenhangs bei psychischer Schädigung nach Schreckereignissen (BGE 129 V 177) nicht zur Anwendung; diese ist denjenigen Fällen vorbehalten, in denen kein eigentlicher Unfall - in Gestalt einer unmittelbaren Einwirkung auf den Körper der versicherten Person - geschehen ist.
2.2 In Anwendung der von der Rechtsprechung entwickelten Kriterien (vgl. den Verweis in Erw. 1 hievor) ergibt sich Folgendes:
2.2.1 Für die Beantwortung der Frage, ob der Unfall besonders dramatische Begleitumstände oder eine besondere Eindrücklichkeit aufwies, ist - im Hinblick auf die Gebote der Rechtssicherheit und der rechtsgleichen Behandlung der Versicherten - nicht auf das subjektive Erleben abzustellen, sondern auf die objektive Eignung der Umstände, bei den Betroffenen psychische Beeinträchtigungen auszulösen (RKUV 1999 Nr. U 335 S. 209 Erw. 3b/cc).
2.2.1.1 In formeller Hinsicht rügt der Beschwerdeführer in diesem Zusammenhang, die Vorinstanz habe die "einseitige Darstellung der SUVA betreffend den Unfallhergang" übernommen und es unterlassen, ein eigenes Beweisverfahren durchzuführen. Somit habe sie gegen das Willkürverbot (Art. 9
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato.
BV) und gegen Art. 6
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
1    Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
2    Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3    Ogni accusato ha segnatamente diritto a:
a  essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
b  disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa;
c  difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia;
d  interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
e  farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza.
EMRK verstossen. Der Beschwerdeführer hat indes nicht stichhaltig dargelegt, inwiefern das Willkürverbot und Art. 6
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
1    Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
2    Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3    Ogni accusato ha segnatamente diritto a:
a  essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
b  disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa;
c  difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia;
d  interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
e  farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza.
EMRK verletzt sein sollten. Auch aus den Akten ergeben sich diesbezüglich keine Anhaltspunkte.
2.2.1.2 Die Darstellungen der Parteien über den Unfallhergang bzw. dessen Begleitumstände und die daraus abzuleitende Eindrücklichkeit des Geschehens gehen stark auseinander. Die in den Akten dokumentierten Erhebungen vor Ort ergeben diesbezüglich kein eindeutiges Bild. Eine abschliessende Rekonstruktion des Ablaufs ist allerdings entbehrlich. Wenn sich das Unfallgeschehen nicht mehr genau nachzeichnen lässt, kann dessen grundsätzlicher Schweregrad anhand der erlittenen Verletzungen erfasst werden, also nicht wie sonst üblich anhand des Unfallgeschehens (nicht veröffentlichtes Urteil S. vom 31. Dezember 1991, U 7/89, Erw. 5a). Ähnlich verhält es sich mit der Grundlage für der Einschätzung der Eindrücklichkeit sowie der Dramatik der Begleitumstände. Einerseits ist die unmittelbare Lebensbedrohlichkeit des Vorgangs an sich aufgrund der Art der erlittenen Verletzungen (mehrere Rissquetschwunden im Bereich des rechten Vorderarms, aber keine ossären Läsionen) zu verneinen (vgl. etwa auch das nicht veröffentlichte Urteil E. vom 23. Februar 1999, U 133/98, Erw. 3d). Anderseits ist die geltend gemachte Gefahr einer Verbrennung und Abtrennung des eingeklemmten Arms (im Falle eines nicht rechtzeitigen Abschaltens der Maschine) sicherlich
geeignet, beim Betroffenen zunächst einen Schockzustand hervorzurufen. Dass damit auch eine nachhaltige psychische Traumatisierung verbunden war, kann indes nach Lage der Akten nicht angenommen werden: In den ärztlichen Berichten ist vorerst nur von einem postoperativ guten Heilungsverlauf die Rede (Schreiben des Orthopäden Dr. R.________ vom 25. April 2003). Belastungsabhängige Schmerzen führten zwar bald wieder zu einer Arbeitsunfähigkeit (Schreiben desselben Arztes vom 14. Mai 2003). Doch erst für die Zeit ab Ende Juni 2003 ist eine "posttraumatische Symptombildung" ausgewiesen (Berichte der Psychologin I.________ vom 13. August 2003 und vom 27. Februar 2004; vgl. auch den Bericht des Kreisarztes vom 24. Juli 2003). Wären das Ereignis und seine Begleitumstände objektiv geeignet gewesen, originär traumatisch bedingte psychische Beschwerden auszulösen, so müsste eine psychologische oder psychiatrische Betreuungsbedürftigkeit schon für einen früheren Zeitpunkt ausgewiesen sein. An dieser Feststellung ändert auch der Umstand nichts, dass psychische Symptome nach einem Unfall häufig erst mit einiger Verzögerung ("Latenz") auftreten. Eine solche ergibt sich typischerweise aus einer zeitlich beschränkten Kompensation bzw. Verdrängung
von bleibenden körperlichen Unfallfolgen. Nach einer medizinischen Lehrmeinung beginnt mitunter erst, wenn nach einer mehr oder weniger langen Zeit die Beschwerden persistieren und die Unfallfolgen ihrerseits Konsequenzen zeigen (z.B. Einbusse der Leistungsfähigkeit), eine verspätete Auseinandersetzung mit dem Ereignis und seinen Folgen, die, wenn sie nicht regelrecht abläuft, in psychiatrische Krankheitsbilder münden kann (Jürg Haefliger/Ulrich Schnyder, Zum Phänomen der Latenz in der Psychotraumatologie, unter spezieller Berücksichtigung des Unfalltraumas, in: SZS 41/1997, S. 290 f.). Nach dieser Darstellung liegt der Latenz eine Psychodynamik zugrunde, aufgrund welcher erst nach Wegfall von gewissermassen ablenkenden Umständen eine tatsächliche Konfrontation mit gravierenden Unfallfolgen stattfindet. Demgegenüber ist die Eindrücklichkeit eines glücklicherweise noch rechtzeitig abgewendeten beträchtlich schwereren Verlaufs des Unfalls von Beginn weg manifest; auf sie passt die medizinische Erklärung für die Latenz demgemäss nicht.
2.2.2 Bezüglich der Schwere und der besonderen Art der erlittenen Verletzungen ist festzuhalten, dass die Quetschungen am Vorderarm durch einen operativen Eingriff erfolgreich behandelt werden konnten. Auch der postoperative Verlauf an sich war wie erwähnt komplikationslos. Für sich allein betrachtet erscheinen die organischen Verletzungen demzufolge nicht geeignet, eine psychische Fehlentwicklung herbeizuführen.
2.2.3 Ebensowenig kann von einer langen Dauer der ärztlichen Behandlung oder der Arbeitsunfähigkeit aus körperlichen Gründen ausgegangen werden. Dr. R.________ stellte bereits zwölf Wochen nach der Operation eine fast vollständige Erholung des Vorderarms fest. Ab dem 28. April 2003 bestehe eine Arbeitsfähigkeit von 50 % und ab dem 5. Mai 2003 eine solche von 100 % (Bericht vom 25. April 2003). Nach einem Rückfall, bei dem der Beschwerdeführer ab dem 8. Mai 2003 wieder vollständig arbeitsunfähig wurde, folgten weitere Untersuchungen. Die neurologische Abklärung durch den Neurologen Dr. G.________ förderte keine sicheren motorischen Defizite zutage (Bericht vom 5. Juni 2003). Ein ähnliches Bild ergab die kreisärztliche Untersuchung vom 18. September 2003. Dabei kam Dr. I.________ zum Schluss, der Verlauf nach der schweren Armverletzung sei "sehr günstig". Am 23. September 2003 hob Dr. G.________ hervor, aus neurologischer Sicht sei eine Arbeitsfähigkeit von 100 % zu postulieren.

Derweil sind die gesundheitlichen Beschwerden, welche die Behandlungsdauer verlängerten, vorwiegend psychischer Natur und können als solche nicht in die Adäquanzbeurteilung einbezogen werden: In Konsilien vom 8. und 15. Januar 2004 hielt der leitende Arzt der Psychosomatik an der Rehaklink B.________, Dr. K.________, fest, dass sich beim Versicherten eine Persönlichkeitsstörung mit Selbstwertproblematik, unreifen Zügen und allenfalls histrionischem Agieren abzeichne. Den Schweregrad einer darüber hinaus bestehenden psychotraumatischen Störung schätzte er jedoch als eher gering ein. Ebenso ergab die kreisärztliche Abschlussuntersuchung vom 23. Dezember 2004 eine im Vordergrund stehende psychische Problematik, bestehend aus Angststörung, Nervosität, sozialem Rückzug und Vermeidensverhalten.
2.2.4 Wie es sich mit dem vorinstanzlich ebenfalls verneinten Kriterium körperlicher Dauerschmerzen verhält, bedarf keiner abschliessenden Prüfung. Denn auch die Erfüllung (allein) dieses Kriteriums reichte praxisgemäss nicht aus, um dem Unfall vom 31. Januar 2003 eine adäquanzrechtlich massgebende Bedeutung für die Arbeits- und Erwerbsfähigkeit des Beschwerdeführers zuzuschreiben. Auch sind weitere unfallbezogene Umstände, welche erfahrungsgemäss eine psychische Fehlreaktion begünstigen könnten, nicht ersichtlich.
2.3 Nach dem Gesagten ist der adäquate Kausalzusammenhang zwischen dem versicherten Unfall und den danach eingetretenen Beschwerden zu verneinen. Der Entscheid der Vorinstanzen, die psychischen Leiden bei der Bemessung der Invalidität und des Integritätsschadens nicht zu berücksichtigen, ist mithin zu bestätigen.

Demnach erkennt das Eidg. Versicherungsgericht:

1.
Die Verwaltungsgerichtsbeschwerde wird abgewiesen.
2.
Es werden keine Gerichtskosten erhoben.
3.
Dieses Urteil wird den Parteien, dem Verwaltungsgericht des Kantons Bern, Sozialversicherungsrechtliche Abteilung, und dem Bundesamt für Gesundheit zugestellt.
Luzern, 24. November 2006
Im Namen des Eidgenössischen Versicherungsgerichts
Die Präsidentin der II. Kammer: Der Gerichtsschreiber: