S. 66 / Nr. 12 Schuldbetreibungs- und Konkursrecht (d)

BGE 78 III 66

12. Auszug aus dem Entscheid vom 24. April 1952 i. S. Freitag.


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Regeste:
Die Lohnpfändung für Unterhaltsbeiträge wird nicht durch ein «absolutes
Existenzminimum» beschränkt (Bestätigung der Rechtsprechung).
Il n'existe pas de minimum vital «absolu» a (intangible) en cas de saisie de
salaire exécutée en garantie d'une créance d'aliments.
Non esiste un minimo d'esistenza a assoluto a (intangibile) agli effetti del
pignoramento di salario per un credito di alimenti.

Der Rekurrent focht auf dem Beschwerdeweg eine in sein Existenzminimum
eingreifende Lohn-Pfändung für Unterhaltsbeiträge an. Das Bundesgericht weist
seinen Rekurs ab.
Aus der Begründung:
Vergeblich sucht der Rekurrent geltend zu machen, dass ihm nicht zugemutet
werden könne, Alimente für seine aussereheliche Tochter zu zahlen, weil es für
ihn schon schwer genug sei, mit seinem Verdienst für sich selber und seine
eheliche Familie zu sorgen. Wer neben der ehelichen Familie für aussereheliche
Kinder zu sorgen hat, darf diese nicht leer ausgehen lassen, auch wenn sein
Verdienst nicht ausreicht, um neben dem Notbedarf der ehelichen Familie die
Alimente für die ausserehelichen Kinder zu decken, sondern muss seinen
unzureichenden Verdienst mit diesen teilen, wie die Vorinstanz in
Übereinstimmung mit der Rechtsprechung des Bundesgerichtes (BGE 74 III 6 und
dort zit. Entscheide) angenommen hat.
Aus dem Entscheide BGE 71 III 147 ff. (Nr. 37), den der Rekurrent im
kantonalen Verfahren angerufen hat, ergibt sich nichts zu seinen Gunsten. Von
JAEGER/DAENIKER, Schuldbetreibungs- und Konkurspraxis der Jahre 1911-1945 (N.
8 D f zu Art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
SchKG, S. 203/04), wird freilich angenommen, das
Bundesgericht habe sich mit diesem Entscheid zu der seinerzeit von der
Aufsichtsbehörde

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Basel-Stadt vertretenen, in BGE 68 III 26 ff. abgelehnten Auffassung bekannt,
auch die Pfändung für Unterhaltsbeiträge dürfe nicht so weit gehen, dass der
dem Schuldner verbleibende Restbetrag zum Lebensunterhalt nicht mehr
ausreichen würde und der Schuldner gezwungen wäre, um Armenunterstützung
nachzusuchen, m.a.W. es sei dem für Unterhaltsbeiträge betriebenen Schuldner
zwar nicht das gewöhnliche Existenzminimum, aber doch wenigstens der Betrag
ungeschmälert zu belassen, den er benötige, um ohne Armenunterstützung
auszukommen («absolutes Existenzminimum). Das gleiche ist offenbar gemeint,
wenn in der von JAEGER/DAENIKER herausgegebenen Taschenausgabe der Erlasse
betr. Schuldbetreibung und Konkurs, 5. Aufl. 1950, mit Bezug auf die
Lohn-Pfändung für Alimente bemerkt ist, die Pfändungsmöglichkeit werde in BGE
71 III Nr. 37 eingeschränkt (N. 5 zu Art. 93, S. 47 unten). In jenem Falle
handelte es sich jedoch gar nicht um eine Lohn-Pfändung für
Unterhaltsbeiträge, sondern um die Pfändung von kleinen Haustieren (Ziegen,
Hühnern) für eine gewöhnliche Forderung, und stand nicht die Frage der
Unpfändbarkeit, sondern die Frage zur Diskussion, ob und unter welchen
Umständen eine die Unpfändbarkeitsvorschriften verletzende Pfändung trotz
Verspätung der Beschwerde aufzuheben oder auf das zulässige Mass zu
beschränken sei. Wenn in diesem Zusammenhang u. a. das öffentliche Interesse
an der Vermeidung der Armengenössigkeit des Schuldners in Betracht gezogen
wurde, so folgt daraus nicht, dass der für Unterhaltsbeiträge betriebene
Schuldner eher als der (im Sinne von Mt. 93 SchKG zu seiner Familie gehörende)
Allmentengläubiger davor zu bewahren sei, die öffentliche Unterstützung in
Anspruch nehmen zu müssen.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 78 III 66
Data : 01. gennaio 1952
Pubblicato : 24. aprile 1952
Sorgente : Tribunale federale
Stato : 78 III 66
Ramo giuridico : DTF - Diritto delle esecuzioni e del fallimento
Oggetto : Die Lohnpfändung für Unterhaltsbeiträge wird nicht durch ein «absolutes Existenzminimum» beschränkt...
Classificazione : Conferma della Giurisprudenza


Registro di legislazione
LEF: 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
Registro DTF
68-III-26 • 71-III-147 • 74-III-6 • 78-III-66
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
debitore • minimo vitale • famiglia • salario • tribunale federale • quesito • figlio nato fuori del matrimonio • diritto delle esecuzioni e del fallimento • assistenza sociale • prestazione d'assistenza • mania • basilea città • autorità inferiore • misura • procedura cantonale • casale • animale domestico • numero • capra