BGE 59 III 118
27. Arrêt du 25 avril 1933 dans la cause X.
Regeste:
Art. 93 LP. Durée d'une saisie de salaire.
La part fixe prélevée chaque mois par l'un des associés sur les recettes d'un
bureau d'avocat et de notaire exploité en commun avec un tiers peut, au point
de vue de la saisie, être assimilée à un salaire.
Si, à l'expiration d'une année, le débiteur saisi demande à pouvoir continuer
ses versements en mains de l'office, ce dernier doit maintenir la saisie pour
une nouvelle période d'un an.
Art. 93 SchKG. Dauer einer Lohnpfändung.
Das Fixum, das ein Teilhaber eines von Mehreren betriebenen Advokatur- und
Notariatsbureaus monatlich aus den Einnahmen des Bureaus bezieht, kann vom
Standpunkt des Betreibungsrechtes aus als Lohn im Sinn von Art. 93 behandelt
werden.
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Will der betriebene Schuldner nach Ablauf eines Jahres seit der Pfändung die
Zahlungen an das Betreibungsamt fortsetzen, so muss das letztere die
Lohnpfändung für ein weiteres Jahr aufrechterhalten.
Art. 93 LEF. Durata di un pignoramento.
La parte fissa prelevata ogni mese da un socio sulle entrate d'uno studio
d'avvocatura e di notariato condotto in comune con un terzo può essere
assimilata, per quanto riguarda il pignoramento, ad un salario.
Qualora, spirato l'anno, il debitore contro cui fu diretto il pignoramento,
chieda di poter continuare i suoi versamenti all'ufficio esecuzioni,
quest'ultimo deve mantenere il pignoramento per un nuovo periodo di un anno.
Le recourant exerce les professions d'avocat et de notaire en collaboration
avec un tiers.
Le 25 février 1932, à la requête de divers créanciers qui le poursuivaient en
qualité de caution, il a été saisi à son préjudice une somme de 300 francs sur
les 700 francs «touchés mensuellement par lui» sur les recettes de l'étude.
Le débiteur a versé régulièrement cette somme jusqu'en janvier 1933. Le 26 de
ce mois, il a offert au préposé de continuer ses versements. Le préposé lui a
répondu qu'une saisie de salaire ne pouvait déployer ses effets que pendant
douze mois et qu'il était dès lors obligé de délivrer des actes de défaut de
biens aux créanciers.
Le débiteur ayant porté plainte contre cette décision à l'autorité inférieure
de surveillance, celle-ci a admis la plainte et dit qu'il y avait lieu de
maintenir la saisie pour une nouvelle période d'une année.
Sur recours des créanciers, l'autorité supérieure de surveillance a annulé la
décision de l'autorité inférieure et dit qu'il y avait lieu de délivrer des
actes de défaut de biens aux créanciers.
Le débiteur a recouru contre la décision de l'autorité supérieure à la Chambre
des Poursuites et des Faillites du Tribunal fédéral en reprenant les
conclusions de sa plainte.
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Considérant en droit:
1.- Il est de jurisprudence constante qu'on .doit entendre comme salaire au
sens de l'art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia. |
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1 | Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia. |
2 | Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111). |
3 | Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze. |
4 | Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215 |
d'un travail personnel et notamment la rétribution d'une activité libérale.
D'autre part, il semble bien résulter du dossier que suivant l'accord
intervenu entre le débiteur et son associé et sous réserve d'une répartition
annuelle d'un bénéfice supérieur, chacun d'eux perçoit chaque mois une somme
fixe à titre de rémunération de ses services. Cette rémunération peut donc
être assimilée à un traitement qui serait dû par la société formée entre les
associés. La disposition de l'art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia. |
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1 | Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia. |
2 | Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111). |
3 | Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze. |
4 | Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215 |
2.- C'est à bon droit que le recourant se réfère aux motifs qui ont inspiré la
règle posée par la jurisprudence et selon laquelle la saisie d'un salaire non
échu ne saurait durer au delà d'une année. Cette règle, en effet, n'a été
dictée que par le souci des intérêts du débiteur; il fallait éviter que sa
liberté ne fût par trop restreinte du fait d'une indisponibilité illimitée du
produit du son travail (RO 35 I p. 767). Lors donc qu'à l'expiration de ce
temps, le débiteur lui-même se déclare disposé à continuer à s'acquitter de sa
dette de la même façon, c'est-à-dire par des versements en espèces prélevés
sur son salaire, il est clair que les motifs qui ont commandé la limitation de
la saisie ne peuvent être invoqués. Aussi bien on ne voit pas en l'espèce la
raison pour laquelle les créanciers pourraient s'opposer à ce mode de
règlement, si ce n'est celle de priver le débiteur du droit d'exercer ses
professions, raison qui ne saurait évidemment être prise en considération.
Il s'ensuit donc que, contrairement à l'opinion de l'autorité cantonale, la
saisie doit être maintenue pour une nouvelle année. Quant à la question de
savoir ce qu'il en sera à l'expiration de cette période, il n'y a pas lieu de
s'y arrêter présentement.
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La Chambre des Poursuites et des Faillites prononce:
Le recours est admis en ce sens que la décision attaquée est annulée et
l'office invité à maintenir la saisie pour une nouvelle année.