S. 94 / Nr. 15 Obligationenrecht (i)

BGE 57 II 94

15. Sentenza 10 marzo 1931 della 1 a sezione civile nella causa Morton contro
Lanini.

Regeste:
Infortunio causato da un motociclo. - Responsabilità del conducente, nessuna
colpa concomitante della vittima. - Indennizzo a titolo di incapacità al
lavoro quando la vittima è donna conjugata, benestante e non esercitante
nessuna professione.

A. - Verso le 5 pom. del 16 aprile 1928 la signora cinquantenne Jeannette
Morton, domiciliata col marito in Pully (Vaud), benestante, senza professione,
discendeva, proveniente dalla Via Ramogna, la Via Dogana Vecchia in Locarno,
larga 8 metri, compreso il marciapiedi, e lunga 10, per recarsi in Piazza
Grande. Procedeva a poca distanza dal marciapiedi a destra, lungo la facciata
dell'Hôtel du Lac. Dietro di lei, pure proveniente da Via Ramogna, arrivava in
quel momento il signor Giuseppe Lanini che montava una motocicletta. Accortasi
la signora Morton del sopraggiungere del motociclo, nel momento in cui si
trovava press'a poco all'altezza del portone d'entrata dell'Hôtel du Lac, si
dirigeva rapidamente verso destra per raggiungere il marciapiedi. Ma
nell'istante in cui stava per salirvi fu raggiunta a tergo ed urtata
violentemente dalla motocicletta Lanini. L'urto ebbe conseguenze gravi.
Determinò «une fracture grave parce que complexe, à plusieurs fragments, au
niveau de l'articulation tibio-astragalienne du pied droit» (perizia del D r
Jacques Roux del 6 febbraio 1930). Trasportata alla vicina farmacia
Maggiorini, dove ebbe le prime cure, fu ammessa d'urgenza all'ospedale «La
Carità» di Locarno, dove restò dieci giorni e poscia continuò la cura alla
pensione

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Zürcherhof in Locarno, fino al 4 giugno 1928. Fu poi per cura a
Montana-Vermala, ed in seguito, per otto mesi, fu trattata nella clinica
privata del D r Nicod in Losanna. Né lo stato del piede, né le sue funzioni
poterono, malgrado le lunghe cure, essere ripristinati completamente. Il
perito assunto in progresso di causa, il D r Jacques Roux in Losanna, giunge
alle conclusioni seguenti:
«1. - Les troubles nerveux, la neurasthénie (tristesse et insomnies) de Mme
Morton sont uniquement la conséquence de l'accident du 16 avril 1928 et
n'étaient pas préexistants.
- 2. - On ne peut espérer un rétablissement complet, pas même une
amélioration, l'état actuel concernant la déviation du pied, la difficulté de
la marche, la motilité du pied doivent être considérés comme définitifs. Une
opération avec de gros aléas pourrait permettre de redresser l'axe du pied,
mais sans faire disparaître l'ankylose. L'amélioration serait relative, on ne
peut guère conseiller cette opération vu l'âge de la malade.
- 3. - Des cures de bains, avec massage pourront chaque année soulager la
malade pour un temps, les frais de la cure de bains peuvent être estimés à 30
jours à 30 fr. par jour soit 900 fr., sans compter les frais de voyage et
divers, 500 fr. environ, total 1400 fr. par an pendant plusieurs années...
- 4. - Le degré de l'invalidité permanente doit être estimé à 20%. -
Capacités: 0% du 16 avril 1928 au 1 er mai 1929; 50% du 1er mai au 31 décembre
1929; 80% du 1er janvier 1930 capacité définitive. - 5. - La mauvaise statique
du pied droit consécutive à l'accident du 16 avril 1928 peut provoquer dans un
temps indéterminé une arthrite déformante du genou et de la hanche à droite. -
6. - On peut considérer la boiterie et la déformation du pied droit comme un
dommage esthétique. - 7. - L'immobilisation relative commandée par la fracture
du pied droit peut surtout conduire à l'obésité, mais des conseils de
diététique peuvent y parer dans une certaine mesure. - 8. - Le port d'un
soulier spécial entraîne une dépense que l'on peut évaluer à 70 fr. par an.»

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B. - Con petizione 10 aprile 1929 Jeannette Morton ha convenuto Giuseppe
Lanini davanti al Pretore di Locarno in pagamento di 33712 fchi. 70 oltre gli
interessi al 5% dalla data della petizione. Secondo l'attrice, l'infortunio
sarebbe dovuto a colpa esclusiva del convenuto, sia perché procedeva a
velocità superiore a quella consentita dalle circostanze, sia perché, invece
di tenersi a sinistra e di sorpassare l'attrice da quel lato dove la strada
era completamente sgombra per circa cinque metri, tentò di sorpassarla a
destra, all'estremo limite e precisamente al momento in cui doveva essersi
accorto ch'essa intendeva porsi in salvo sul marciapiedi. Il danno subito
veniva dall'attrice specificato come segue:
a) Spese di cura a Locarno, alla pensione Zürcherhof, a
Montana-Vermala, a Losanna e note mediche compreso un conto di
253 fchi. 40 per soggiorno del marito alla pensione Zürcherhof, in
Locarno...

fchi. 3462.70
b) Per incapacità totale al lavoro per un anno...
fchi. 3600.--
c) Per incapacità parziale definitiva del 20% rappresentante un danno
annuo di 720 fchi. annui, capitalizzato...
fchi. 11650.--
d) A titolo di risarcimento morale... fchi. 15000.--
Totale... fchi. 33712.70
C. - Il convenuto ha negato di dovere all'attrice indennità qualsiasi.
L'infortunio sarebbe dovuto esclusivamente all'imprudente contegno della
signora Morton, la quale sentendo sopravvenire la motocicletta, invece di
rimanere nel mezzo della strada, si portò improvvisamente a destra per
raggiungere il marciapiedi, tagliando al motociclista la strada proprio nel
momento in cui stava per sorpassarla. L'urto, reso così inevitabile
dall'impreveduto ed improvviso spostamento a destra dell'attrice, non fu
violento, il convenuto procedendo a velocità moderata. Il convenuto contesta
ogni danno ed analizzandone,

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in sede di conclusioni, le singole poste, sostiene che per il calcolo del
danno debbano considerarsi soltanto le spese rese necessarie dall'atto
illecito ed il danno derivante dall'incapacità al lavoro; che in concreto
sarebbero da rifondersi solo le spese per cure mediche, d'ospedale, di
farmacia e quelle per acquisto di scarpe speciali, e cioè complessivamente ed
in base ai documenti 2001 fchi. 85; che, per contro, non dovrebbe accordarsi
alcun indennizzo per il danno derivante dall'incapacità al lavoro, dato che
l'attrice, persona ricca, non si dedicava ad alcun lavoro redditizio. Ed
escludendo, infine, che possa nella fattispecie accordarsi un'indennità a
titolo di riparazione morale, il convenuto conclude chiedendo la reiezione
della domanda petizionale e, subordinatamente che l'indennità sia al massimo
stabilita in un decimo del danno causato (2001 fchi. 85) e cioè in 200 fchi.
D. - Con giudizio del 19 maggio 1930 il Pretore di Locarno, constatata la
colpevolezza esclusiva del convenuto, ammetteva la petizione per l'importo di
23758 fchi. 70 cogli accessori, importo che si decompone nelle poste seguenti:
a) Per le spese di cura, medicamenti, soggiorni in cliniche (compreso il
conto di 253 fchi. 40 per soggiorno del marito in Locarno)...

fchi. 3462.70
b) Per incapacità totale al lavoro per un anno...
fchi. 3000.--
c) Per incapacità permanente nella misura del 20% secondo la perizia
Roux, calcolata in base ad un danno di 3000 fchi. annui = 600 fchi.
(20% di 3000 fchi.), importo capitalizzato secondo le tavole Piccard
al 4 1/2% in relazione alla età della sinistrata (nel 1930, 52 anni)...



fchi. 7296.--
d) A titolo di riparazione morale... fchi. 10000.--
Totale... fchi. 23758.70

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E. - Da questa sentenza essendosi ambo le parti appellate, il Tribunale di
Appello del Cantone Ticino con giudizio del 6 dicembre 1930 giudicava:
«1. - La domanda della petizione di causa è accolta nella misura di 9709 fchi.
30 coll'interesse legale a partire dalla data della petizione di causa.
2. - La tassa di giustizia e le spese di prima istanza, la tassa di giustizia
di questa sede in 200 fchi, oltre le spese di copie e bolli, sono a carico del
convenuto, compensate le ripetibili in ambo le sedi.»
F. - Contro questa sentenza l'attrice ha ricorso al Tribunale federale
riconfermandosi nelle conclusioni prese davanti l'istanza cantonale e cioè
chiedendo al convenuto il pagamento di 33712 fchi. 70. Nell'odierna
discussione orale della causa essa propone, inoltre, che, facendo applicazione
dell'art. 46
SR 220 Erste Abteilung: Allgemeine Bestimmungen Erster Titel: Die Entstehung der Obligationen Erster Abschnitt: Die Entstehung durch Vertrag
OR Art. 46 - 1 Körperverletzung gibt dem Verletzten Anspruch auf Ersatz der Kosten, sowie auf Entschädigung für die Nachteile gänzlicher oder teilweiser Arbeitsunfähigkeit, unter Berücksichtigung der Erschwerung des wirtschaftlichen Fortkommens.
1    Körperverletzung gibt dem Verletzten Anspruch auf Ersatz der Kosten, sowie auf Entschädigung für die Nachteile gänzlicher oder teilweiser Arbeitsunfähigkeit, unter Berücksichtigung der Erschwerung des wirtschaftlichen Fortkommens.
2    Sind im Zeitpunkte der Urteilsfällung die Folgen der Verletzung nicht mit hinreichender Sicherheit festzustellen, so kann der Richter bis auf zwei Jahre, vom Tage des Urteils an gerechnet, dessen Abänderung vorbehalten.
cp. 2 CO, il giudice le riservi la facoltà di chiedere entro due
anni la riforma della sentenza, le conseguenze delle lesioni non essendo
attualmente definitivamente accertate.
G. - Con ricorso adesivo, il convenuto conchiude alla reiezione in toto della
domanda dell'attrice: subordinatamente domanda che il risarcimento comporti
solo il danno materiale subito dall'attrice (circa 2000 fchi.).
Considerando in diritto:
1. - La domanda dell'attrice, che il giudice, facendo applicazione dell'art.
46
SR 220 Erste Abteilung: Allgemeine Bestimmungen Erster Titel: Die Entstehung der Obligationen Erster Abschnitt: Die Entstehung durch Vertrag
OR Art. 46 - 1 Körperverletzung gibt dem Verletzten Anspruch auf Ersatz der Kosten, sowie auf Entschädigung für die Nachteile gänzlicher oder teilweiser Arbeitsunfähigkeit, unter Berücksichtigung der Erschwerung des wirtschaftlichen Fortkommens.
1    Körperverletzung gibt dem Verletzten Anspruch auf Ersatz der Kosten, sowie auf Entschädigung für die Nachteile gänzlicher oder teilweiser Arbeitsunfähigkeit, unter Berücksichtigung der Erschwerung des wirtschaftlichen Fortkommens.
2    Sind im Zeitpunkte der Urteilsfällung die Folgen der Verletzung nicht mit hinreichender Sicherheit festzustellen, so kann der Richter bis auf zwei Jahre, vom Tage des Urteils an gerechnet, dessen Abänderung vorbehalten.
cp. 2 CO, le consenta la facoltà di chiedere, entro due anni, la riforma
del giudizio, vien dal convenuto dichiarata inammissibile per causa di
tardività perché proposta, per la prima volta, in questa sede. Sotto
quest'aspetto, l'eccezione è infondata, poichè il giudice può statuire
d'ufficio. Inoltre, essendo possibile che le conseguenze di un infortunio non
possano esser accertate se non dopo un determinato lasso di tempo, quindi
anche solo dopo l'introduzione della causa in sede cantonale, alla parte
spetta il diritto di presentare siffatta domanda anche solo in sede di
appellazione.

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Tuttavia questa Corte ritiene la domanda infondata nel merito, poichè se la
perizia accenna alla possibilità che la cattiva statica del piede possa
provocare in tempo indeterminato un'artrite deformante del ginocchio e della
coscia destra e che l'immobilizzazione relativa del piede possa favorire
l'obesità (v. sopra lett. A), non è dimostrato e neanche probabile che
quest'infermità intervengano già entro due anni in misura tale da costituire
un aggravamento del danno.
2. - Nel merito la questione fondamentale, sulla quale è oggi vertito il
maggior dissidio, è di sapere, se l'infortunio possa essere fatto risalire a
colpa del convenuto: subordinatamente, se l'atteggiamento dell'attrice al
momento del sinistro non costituisca una sua colpa concomitante.
a) Le due istanze cantonali constatano in fatto che l'attrice non si trovava
nel mezzo della strada, ma a soli due o due metri e mezzo dal marciapiedi a
destra, mentre la strada è lunga circa dieci metri e larga dai sette agli otto
e forma invero, non una via, ma una piccola piazza. Queste constatazioni di
fatto vincolano questa Corte: sono del resto conformi allo schizzo che, al
momento in cui fu eretto e cioè in occasione del sopralluogo, non fu
contestato da nessuna delle parti: contestazione che il convenuto ha però
sollevato in seguito e mantenuta anche oggi riferendosi alla testimonianza di
certo Kull. Ma questa persona non è teste de visu; riferisce solo quello che
gli fu comunicato dal convenuto o da altra persona: l'istanza cantonale poteva
quindi legittimamente non considerare decisiva questa testimonianza.
Ciò posto, è fuori di dubbio che il Lanini ha agito imprudentemente tentando
di sorpassare l'attrice a destra, mentre spazio ben più largo gli restava per
tentare il sorpasso a sinistra. E questa censura gli dev'essere mossa senza
neanche scendere all'esame della questione, se l'obbligo di sorpassare a
sinistra valga solo per i veicoli od anche per le persone che li precedono.
D'altro canto nessun addebito può esser fatto all'attrice.

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Trovandosi a soli due o due metri e mezzo dal marciapiedi, la reazione sua
naturale ed adeguata, sentendo sopravvenire un motore, era di tentare di
rifugiarsi sul vicino marciapiedi a destra. Così avrebbe fatto chiunque, né si
comprende come si possa pretendere che l'attrice avrebbe dovuto agire
altrimenti.
b) Un'altra colpa imputa l'istanza cantonale al convenuto. A quale velocità
esso procedeva al momento dell'infortunio, non è invero accertato. Ma è fuori
di dubbio che la velocità non era adeguata alle condizioni del luogo, perché
il conducente, ad un dato momento, non fu più padrone del suo veicolo. Preso
lo svolto all'angolo tra la Via Ramogna e la Via Dogana Vecchia, non gli
poteva sfuggire che l'attrice tendeva a destra. Se fosse andato a velocità
adeguata, il convenuto, nello spazio di tempo che l'attrice normalmente ha
impiegato per raggiungere il marciapiedi, avrebbe avuto agio di fermarsi, come
constata l'istanza cantonale. A torto il rappresentante dell'attrice ha
nell'odierna discussione della causa impugnata anche l'ammissione di velocità
non adeguata come inconciliabile coll'incarto, allegando che, secondo le
deposizioni di una teste (Giuseppina Mojonny), il motociclo si fermò sul posto
dell'investimento. Ciò prova solo che, in quel momento Lanini cominciò forse a
frenare: che per la velocità acquisita non riuscì tuttavia a fermarsi in tempo
ed il motociclo si trovò poi fermo, non per virtù propria, ma per l'urto
fortissimo contro la persona dell'attrice.
3. - Essendo quindi solo da ritenersi in colpa, il convenuto deve all'attrice
pieno risarcimento.
a) Il quale comprende anzitutto le spese di cura, che il giudice di primo
grado cifra, in conformità degli atti, a 3462 fchi. 70.
Il patrocinatore del convenuto, pur non contestando quest'importo come tale,
vorrebbe dedurne le spese fatte dall'attrice in occasione della sua cura a
Montana-Vermala, che ritiene del tutto superflua, anzi costituente spesa

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di lusso. Ma questa obbiezione non è assodata in fatto. La questione avrebbe
dovuto essere chiarita in occasione della perizia, il che non avvenne. Se poi
si considera che secondo il referto del D r Roux, l'infortunio diede origine a
dei turbamenti nervosi assai gravi una cura in luogo tranquillo, di clima mite
e costante, non può essere ritenuta superflua e suntuosa.
b) Dall'importo di 3462 fchi. 70 ammesso dal giudice di prime cure, l'istanza
cantonale ha dedotto il conto del marito per il di lui viaggio e breve
soggiorno a Locarno, subito dopo l'infortunio, asserendo che dette spese non
erano state determinate dalle conseguenze dell'infortunio. L'argomento non
vale. Se l'infortunio non fosse avvenuto, il marito della sinistrata non si
sarebbe recato a Locarno. In presenza di un sinistro che, sull'inizio poteva
venir considerato anche più grave di quello che fu, egli ha adempiuto ad un
suo obbligo morale andando a visitare la moglie all'ospedale di Locarno.
Nondimeno questa Corte prescinde dal prendere in considerazione questa posta
di 253 fchi. 40, perché il diritto di farla valere spettava al marito solo, il
quale, invece, non si è portato attore. Su questo primo punto si giunge quindi
alla conferma del giudizio dell'istanza cantonale e ammette un risarcimento di
soli 3209 fchi. 30.
4. - Rimane da esaminare la pretesa sollevata dall'attrice per incapacità
totale transeunte (un anno) e per incapacità parziale definitiva (il 20%).
a) Sul primo punto, questa Corte conferma il giudizio querelato, che ha
accordato all'attrice un risarcimento di 1500 fchi. Non solo per i motivi ivi
esposti e cui si fa riferimento, ma anche per il riflesso, che per un lasso di
tempo assai lungo dopo l'infortunio l'attrice fu assente da casa per necessità
di cure causate dall'infortunio. Essa non poté quindi durante questo tempo,
spiegare nessuna attività nella famiglia, neppure per dirigerla, regolare le
spese, sorvegliare la domesticità, ecc., con scapito evidente dell'economia
domestica. È poi anche ammissibile,

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perché conforme all'andamento ordinario delle cose, che in questo tempo la
famiglia Morton dovette ricorrere a maggiori aiuti, come ritiene l'istanza
cantonale. Rispetto a questo titolo di danno, potrebbesi forse chiedere se non
spettava al marito, anziché all'attrice, la qualità per farlo valere,
avvegnacchè, di regola, la spese dell'economia vanno a carico del marito. Ma
la questione non fu prospettata sotto quest'aspetto.
b) Quanto al risarcimento per incapacità parziale del 20% si osserva:
Il Pretore ha ammesso un indennizzo per il danno che deriverà all'attrice in
futuro di 7290 fchi., calcolandolo in base ad una perdita annua di guadagno di
600 fchi. Il Tribunale di Appello ha eliminato questa posta, asserendo che
l'attrice non esercita nessuna professione e non ha mai lavorato a scopo di
lucro. Queste constatazioni di puro fatto vincolano il Tribunale federale.
Nondimeno questa Corte opina che all'attrice spetti, per principio, un
risarcimento anche per questo titolo. Il giudice cantonale non esclude che
l'attrice, pur, come sembra, essendo in buone condizioni finanziarie, non si
sia occupata, prima dell'infortunio, almeno in parte, dell'azienda domestica e
che il suo contributo all'attività della o delle persone di servizio non ne
sia oramai definitivamente minorato, soprattutto per i disturbi psichici
constatati dalla perizia, che necessiterebbero, anche per l'avvenire, cure
speciali e quindi assenze dell'attrice più o meno prolungate.
Del resto, anche ritenendo che attualmente l'attrice fa parte d'una famiglia
non solo benestante, ma ricca e, non esercitando essa nessuna professione od
attività lucrativa, non possa parlarsi di perdita attuale di guadagno in senso
proprio, non per questo non potrebbesi negarle ragione a risarcimenti. La
questione dell'indennizzo per infortunio di una donna maritata, che non
esercita professione propria limitandosi a spiegare una certa attività
nell'economia domestica, è vessata (v. nella Revue suisse de jurisprudence,
1930, fascicolo 8 l'articolo D r Th. WEISS

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su questa questione e, principalmente, la recentissima sentenza del Tribunale
cantonale di S. GALLO, ivi citata). Ma il testo stesso dell'art. 46
SR 220 Erste Abteilung: Allgemeine Bestimmungen Erster Titel: Die Entstehung der Obligationen Erster Abschnitt: Die Entstehung durch Vertrag
OR Art. 46 - 1 Körperverletzung gibt dem Verletzten Anspruch auf Ersatz der Kosten, sowie auf Entschädigung für die Nachteile gänzlicher oder teilweiser Arbeitsunfähigkeit, unter Berücksichtigung der Erschwerung des wirtschaftlichen Fortkommens.
1    Körperverletzung gibt dem Verletzten Anspruch auf Ersatz der Kosten, sowie auf Entschädigung für die Nachteile gänzlicher oder teilweiser Arbeitsunfähigkeit, unter Berücksichtigung der Erschwerung des wirtschaftlichen Fortkommens.
2    Sind im Zeitpunkte der Urteilsfällung die Folgen der Verletzung nicht mit hinreichender Sicherheit festzustellen, so kann der Richter bis auf zwei Jahre, vom Tage des Urteils an gerechnet, dessen Abänderung vorbehalten.
cp. 1 CO,
che parla, in modo generico, di danno per diminuzione della capacità al lavoro
(Arbeitsfähigkeit) e non d'impedimento alla capacità di guadagnare
(Erwerbsfähigkeit), permette al giudice di tener conto dell'eventualità di una
diminuzione o di una cessazione della capacità al lavoro per il futuro, per
possibile mutamento delle condizioni economiche del danneggiato, che
potrebbero obbligarlo ad esercitare una professione, un mestiere od altra
attività lucrativa (v. VON TUHR, commento al CO p. 78 ss. e l'articolo
precitato). Ond'è che questa Corte ripristina su questo punto il giudizio del
Pretore, che ritiene equo e conforme alle circostanze e riconosce quindi
all'attrice, per minorata possibilità permanente al lavoro, un indennizzo di
7296 fchi.
5. - Si accede al giudizio cantonale per quanto s'attiene all'attribuzione di
un risarcimento per torto morale. Risulta della perizia che l'infortunio fu
grave, la ferita e le cure dolorose, che gravi sono pure le sue conseguenze.
L'attrice resterà per sempre claudicante e questa minorazione fisica ne
offende il morale, la deprime ed è, come constata il perito, la sola causa dei
disturbi nervosi, da lui constatati, di carattere duraturo.
Un indennizzo per riparazione morale di 3000 fchi. sembra a questo giudice,
cui spetta la facoltà di fissarlo liberamente tenendo conto delle particolari
condizioni del caso (art. 47
SR 220 Erste Abteilung: Allgemeine Bestimmungen Erster Titel: Die Entstehung der Obligationen Erster Abschnitt: Die Entstehung durch Vertrag
OR Art. 47 - Bei Tötung eines Menschen oder Körperverletzung kann der Richter unter Würdigung der besonderen Umstände dem Verletzten oder den Angehörigen des Getöteten eine angemessene Geldsumme als Genugtuung zusprechen.
CO), conforme alle circostanze.
6. - Il danno risarcibile consta dunque delle seguenti somme:
1) Per cure, spese mediche e farmaceutiche...
fchi. 3209.30
2) Per incapacità totale transeunte... fchi. 1500.--
3) A titolo d'incapacità parziale permanente...
fchi. 7296.--
4) Per torto morale... fchi. 3000.--
Totale... fchi. 15005.30
arrotondato in 15000 fchi.

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Il Tribunale federale pronuncia:
Il ricorso del convenuto è respinto; quello dell'attrice ammesso nel senso che
la somma dovutale dal convenuto è fissata a 15000 fchi. coll'interesse del 5%
dalla data della petizione.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 57 II 94
Data : 01. Januar 1931
Pubblicato : 10. März 1931
Sorgente : Bundesgericht
Stato : 57 II 94
Ramo giuridico : BGE - Zivilrecht
Oggetto : Infortunio causato da un motociclo. – Responsabilità del conducente, nessuna colpa concomitante...


Registro di legislazione
CO: 46 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 46 - 1 Nel caso di lesione corporale, il danneggiato ha diritto al rimborso delle spese e al risarcimento del danno derivante dal totale o parziale impedimento al lavoro, avuto riguardo alla difficoltà creata al suo avvenire economico.
1    Nel caso di lesione corporale, il danneggiato ha diritto al rimborso delle spese e al risarcimento del danno derivante dal totale o parziale impedimento al lavoro, avuto riguardo alla difficoltà creata al suo avvenire economico.
2    Se al momento del giudizio le conseguenze della lesione non sono sufficientemente accertate, il giudice può riservare la modificazione della sentenza fino a due anni dalla sua data.
47
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 47 - Nel caso di morte di un uomo o di lesione corporale, il giudice, tenuto conto delle particolari circostanze, potrà attribuire al danneggiato o ai congiunti dell'ucciso un'equa indennità pecuniaria a titolo di riparazione.
Registro DTF
57-II-94
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
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... Non tutti