274 Scliulssiibetreibungsund Kankursrecht.

C'est à tort en conséquence que la reconrante a invoqné l'art. 12 de ses
conditions generales pour se soustraire à ses obligations contractuelles.

VI. Schuldbetreibungs und KONKURSRECHT

POURSU ITE ET FAILLITE

Vgl. III. Teil Nr. 21-23. Voir IIIe partie n° 21 à 23.

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I. FAMILIENRECHTDROIT DE LA FAMILLE

46. Estratto dalla sentenza. 22 giugno 1927 della IIa Sezione civile
nella causa M. contro M. Attribuzione dell'infante con effetto di stato
civile. Perchè esisti promessa di matrimonio a sensi dell'art. 323
CCS non è indispensabile che il padre convenuto abbia avuto realmente
l'intenzione di sposare la ragazza: occorre sola-

mente che dal suo contegno essa abbia potute-r agionevolmente e di buona
fede dedurre che tale fosse la sua intenzione.

II 30 luglio 1924 l'attrice M. dava alla luce un figlio Spurio.

Nella susseguente cansa di paternità essa chiedeva che il bambino 'fosse
attribuito al convenuto M. con effetti di stato civile e che questi
fosse condannato a pagarle 2500 fc11i. a titolo di riparazione morale
(art. 318 CCS)e 780 schi. per spese di puerperio ed accessori (art. 317
(:il. 1-3 CCS), ed a corrispondere al figlio una pensione alimentare di
50 schi. mensili pagabili anticipatamente.

Il Tribunale di Appello del Cantone Ticino, con giudizio del 10 marzo
1927, statuiva :

1. La petizione di cansa è accolta nel senso che il bambino Pio è
dichiarato figlio naturale del convenuto senz'effetto di stato civile.

Considerando in diritto :

1. Il convenuto eSSendosi adagiato alla sentenza querelata, il punto
cardinale dell'odierna discussione stà nel decidere se questa Corte
debba, per intervenuta promessa di matrimonio, attribuirgli l'infante
con effetti di stato civile a sensi dell'art. 323 CCS.

A8 53 II 19-27 20

276 s Familienrecht. N° 46.

Il giudice cantonale ha respinto questa domanda dichiarando che
l'attrice non aveva raggiunto la prova dell'assunto. Ma oltre che,
su questo punto, il giudizio, motivato in modo affatto succinto, non
discute particolarznente delle risultanze processuali e non indica
menomamente le ragioni per le quali una promessa di matrimonio non
troverebbe appoggio nè nei documenti prodotti dall'attrice, nè nelle
testimonianze, è evidente che il giudice cantonale, cosi giudicando,
è partito da un concetto erroneo della nozione giuridica della promessa
di matrimonio a senso degli art. 323 e 318 CCS. Il giudice rileva chei
rapporti tra l'attrice ed il convenuto erano tali da far ritenere dai
parenti delle parti e dalla voce pubblica, che il matrimonio avrebbe
unito le due persone. Se cosi è, è lecito ammettere che l'atteggiamento
tenuto dal convenuto sin dall'inizio nelle sue relazioni coll'attrice
poteva infatti fornire anche a quest' ultima (e non solo ai parenti delle
parti ed alla voce pubblica) motivo sufficiente perchè ragionevolmente e
di buona fede potessc ritenere che il convenuto l'avrebbe sposata. E ciò
basta perchè secondo la giurisprudenza di questa Corte (sentenza G. c. B
del 30 settembre 1926, e sentenza 22 giugno 1927 nella causa G. e S.),
si verifichino gli estremi della promessa di matrimonio di cui agli
art. 323 e 318 CCS.

2. A dimostrare quanto si è venuto sopra esponendo, occorre solo
rilevare i fatti seguenti : Prima di possedere l'attrice (il periodo
critico corre dalla fine di ottobre 1923 alla fine di febbraio 1924), il
convenuto ebbe con essa lunga dimestichezza. Già dall'origine delle loro
relazioni la visitava in casa liberamente e la famiglia ed i coin-quilini
lo consideravano come fidanzato ufficiale. L'attrice essendosi assentata
per parecchi mesi (dall'ottobre 0 novembre 1923 al principio di gennaio
1924), il convenuto andava tutte le sere in casa di lei intrattenendosi
coi famigliari e Specialmente colla madre stessa dell'attrice, contegno
questo che tanto alla ragazza che alla

Familienrecht. N° 46. 277

sua famiglia doveva necessariamente apparire come quello di un uomo di
seri ed onesti intendimenti. Ma V'ha di più. Nel novembre del 1923 (cioè
durante il periodo critico) il convenuto fu presentato dall'attrice in
un pubblico esercizio ad un comune conoscente come suo sposo: e dalla
testimonianza, che questo fatto riferisce, non risulta, che il convenuto
protestasse contre tale qualificazione () desse comecchesisia ad intendere
di non acconsentirvi. A] padre, che era ostile alla continuazione delle
relazioni, ritenendo che, per la diversità delle condizioni sociali, un
matrimonio non fosse consigliabile, il figlio rispondeva pubblicamente:
Dopo tutto essa è una ragazza come le altre, le voglio bene e sono io che
devo stare con lei e mantenerla : o quella o nessun' altra. E la stessa
lettera di rottura dell' 11 gennaio 1924, la quale inVero cade nella fase
finale del periodo critico, ma che però, ad ogni modo, costituisce mezzo
di interpretazione anche dell' atteggiamento tenuto anteriormente dal
convenuto, contiene le frasi Significative seguenti : Non sarebbe bello,
se si fossimo spgsati e nel medesimo tempo dai nostri di casa odiati.

Il Tribunale federale ha pronunciato :

Il ricorso degli attori e ammesso parzialmente nel senso che l'infante
è attribuito al convenuto cogli effetti di stato civile.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 53 II 275
Data : 22. Juni 1927
Pubblicato : 31. Dezember 1927
Sorgente : Bundesgericht
Stato : 53 II 275
Ramo giuridico : BGE - Zivilrecht
Oggetto : 274 Scliulssiibetreibungsund Kankursrecht. C'est à tort en conséquence que la reconrante


Registro DTF
53-II-17
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
azione • cio • convenuto • decisione • dichiarazione • figlio • fine • forza di cosa giudicata • illuminazione • inizio • intenzione di sposarsi • merce • mese • motivo • obbligo di mantenimento • pensione alimentare d'indigenza • questio • rapporto tra • riparazione morale • ripartizione dei compiti • stato civile • tribunale federale