138 Staatsrecht.

Wahrscheinlichkeit bestehe, so handelt es sich dabei offenbar um ein
praktisch unvermeidliches gewissermassen natürlich gegebenes Risiko,
das als solches vom Nachbar im streitigen staatsrechtlichen Verhältnis
(analog den nicht übermässigen nachbarlichen Einwirkungen im Sinne von
Art. 684 ZGB) von Rechtswegeu in Kauf genommen werden muss Demnach ist
in der Tat die Ursache des Schiessverbotes im Urteil vom 1. November
1900 als durch die nunmehr projektierte Schiessanlage beseitigt zu
erachten und der Schiessbetrieb auf Grund des Projektes Kindler Weisse
zu gestatten immerhin aber unter folgenden Vorbehalten :

a) Die Voraussetzung der Experten, dass die Schiess.anlage bloss dem
Sehnlschiessen, im Gegensatz zum feldmässigen Schiessen, dienen solle,
ist, dem Zwecke der getroffenen Sicherungsmassnahmen entsprechend, dahin
zu präzisieren, dass nur von den hiezu vorgesehenen Standorten aus und in
der dadurch gegebenen allgemeinen Anschlagrichtnng geschossen werden darf.

b) Bei Ausführung des Projektes Kindler Weisse sind folgende zwei
Ahänderungsvorschläge der Experten zu berücksichtigen : .

1. Den Geschossfängen der 'Scheibenstände auf 300 u. 400m ist noch je
eine Betonwand mit Holzverkleidung von 2 m Höhe aufzusetzen.

2. Die Krone der Gellerfänge muss durch 20 cm feste und beraste Erde
gebildet werden und es dürfen oben keine Steine hervortreten.

c) Alle Schutzeinrichtungen, insbesondere die Gellerlänge und die
Blendungen, sind, wie die Experten vor.aussetzen, stets sorgfältig
zu unterhalten.

Demnach hat das Bundesgericht erkannt : Es wird in wesentlicher
Gutheissung der Klage fest-

gestellt, dass die Stadt Aarau berechtigt ist, nach den ,Plänen des
Projektes Kindler Weisse, jedoch unter Be-Auslieferung. N° 19. ' 139

n'icksichtigung der in Erwägung 2 angeführten Verbesserungsvorschläge
der ,bundesgerichtlichen Experten, im Schachen eine Schiessanlage zu
erstellen, die vom Militär, den Schiessvereinen, Kadetten etc. benutzt
werden kann.

X. AUSLIEFERUNG

' EXTRADITION

19. Sentenza. 25 marzo 1915 nella causa Rapallo.

Estradizione per truffa (frode), corruzione di pubblici funzionari e
falso in atti commessi in correità con impiegati doganali. Difierenza
sostanziale di questi delitti con reato puramente fiscale. Art. 11 legge
federale 22 gennaio 1912 sull'estradizione; dichiarazione italo-svizzera
30 marzo 1909; aggiunta 1° luglio 1872 al trattato di estradizione;
trattato Art. 2, cit. 8.

A. Con domanda del 29 gemaio 1915 la R. Legazione d'Italia in Berna
richiedeva l'estradizione di Rapallo Ettore di Tito, nato a Genova il
12 ottobre 1881, Spedizioniere, che, riparato in Isvizzera, era state
arrestato in Locarno il giorno 8 gennaio 1915. L'estradizione vien
domandata :

a) Per il delitto previsto dall'art. 413 cif. 2 del codice penale italiano
per avere l'imputato, come dice il mandato di cattura, in diversi casi,
dal dicembre 1912 al dicembre 1913, di correità con diversi impiegati
doganali, con raggiri ed artifici, indotto l'amministrazione doganale
di Genova in errore facendo figurare in n° 28dichiarazioni e bollette
di esportazione diverse merci, mentre tale merce non esisteva in
esportazione, onde ottenere la restituzione dei diritti (tasse doganali)
dagli Spedizionieri deposti all'entrata di detta merce, procurandosi cosi
l'ingiusto profitto dei diritti medesimi per l'ammontare approssimativo
di oltre lire diecimila.

140 Staatsrecht.

b) Del delitto di che all'art. 275 e 276 o. p. i., per avere, sempre di
correità con altri, formato in tutto false le dichiarazioni e bollette
di esportazione summenzionatess

c) Del delitto dell'art. 173 e. p. i., per avere a diverse riprese indotto
i pubblici ufficiali di dogana Costa, Anghessa e Chiti a commettere il
delitto previsto dagli art. 171 e 172 ibidem.

d ) Della contravvenzione di cui all'art. 83 della legge doganale italiana
26 gennaio 1890, per ess'ersi nelle suddette circostanze verificate
differenze fra le dichiarazioni e la merce di esportazione presentate
per ottenere la restituzione dei diritti pagati per le materie prime.

B. Con istanza 6 febbraio 19151'estradando si oppone
ali'estradizione. Esso contesta di aver comme'sso i delitti addebitatigli
e sostiene poi, subordinatamente, che pure ammettendo l'esposizione dei
fatti riferiti nel mandato di cattura, essi non potrebbero costituire
se non una violazione della legge doganale, dunque un reato di semplice
contrabbando, per il quale l'estradizione non è. consentita.

C. Il rapporto del procuratore pubblico federale propone di negare
l'estradizione per il reato di violazione della legge doganale e per
il titolo di truffa : quello, poichè escluso a mente dell' art. 11
della legge federale del 22 gennaio 1892 e dal trattato di estradizione
italo-svizzero; questo, perchè i raggiri ed artifici imputati al Rapallo
non costituirebbero, a modo di vedere della procura federale, un delitto
per sè stante, diverso dal reato doganale, ma solamente un mezzo per
compiere questa contravvenzione.

Considerando in diritto:

1. L'estradando contesta di aver commesso i reati di cui è imputato. Ma
questa contestazione non può tornargli di sussidio in sede di estradizione
come quella che sfugge all'esame di questa Corte. È regola generale
ripetutamente ammessa dal Tribunale fed. (vedi RU 32 I p. 122 ecc.) che
la questione della colpabilità non puòAuslieferung. N° 19. i...

essere nè discussa nè esaminata dal giudice che deve conoscere
dell'estradizione. -

2. E fuor di dubbio che l'estradizione non può venir consentita per la
pretesa contravvenzione della legge doganale italiana, poichè questo reato
è di natura fiscale ed i reati fiscali non sono compresi nel trattato
di estradizione italo-svizzero e poi esclusi esplicitamente dalla legge
federale summenzionata. Meno ovvia è la questione di sapere, se gli
altri delitti, cui fa capo la domanda di estradizione e particolarmente
quello di truffa, altro non costituiscano, nel loro insieme, se
non un reato iiscale e Specialmente la contravvenzione dell'art. 83
della nominata legge doganale. Ma ciò non è ammissibile. L'art. 83 in
questione stabilisce : Verificandosi differenze fra la dichiarazione
e la merce di esportazione presentata per ottenere la restituzione dei
diritti pagati per le materie prime, sarà dovuta una multa non minore
dell'importo che indebitamente si sarebbe restituito dall'erario,
nè maggiore del quintuplo di esso . Dal qual disposto si vede come
questa contravvenzione, precisamente circoscritta, sia di indole
esclusivamente fiscale e non presupponga se non un estremo puramente o
b b i e t t i V o e cioè la mera constatazione di una differenza fra la
dichiarazione presentata per ottenere la restituzione delle tas se e,
la merce di esportazione. Essa non tien quindi conto nè dei m e z Zi con
cui si ottenne o si tentò di ottenere l'illecita restituzione (false,
raggiri e artifici), nè dell'elemento s o g g e t t i v 0 (intenzione,
dolo) dell'agente, per i quali la restituzione indebitamente ottenuta o
tentata potra ri vestire forme di delitto comune molto più gravi di una
semplice contravvenzione fiscale. Nè a provare l'assunto dell'estradando
varrebbe il dire che il reato o i reati di cui si tratta Siano di natura
fiscale, danneggiati essendo, non i privati (ditte di Spedizioni), ma
l'amministrazione doganale, dunque il fisco, lo Stato. A questo riguardo
esiste, a vero dire, una certa contraddizione fra il mandato di

142 Staatsrecht.

cattura e le Spiegazioni supplementari che in proposito diede a questo
giudice con ufficio del 2 marzo 1915 il giudice istruttore di Genova. Dal
primo di questi atti sembrerebbe risultare che il danneggiato fosse lo
Stato, mentre il complemento di informazione pretende che truffate Siano
le ditte di Spedizione. Comunque, chi sia il danneggiato, non è elemento
essenziale e caratteristico a definire l'indole dei crimini in esame. Sta
di fatto che Rapallo non è, agente o funzionario fiscale () doganale ;
che esso, personalmente e nel proprio interesse, nulla aveva da che
fare colla dogana, non aveva da deporre né da ritirare tasse qualsiasi
preventivamente depoSte : ne segue che, se l'ipotesi dell' autorità
richiedente è conforme alla verità e se i fatti che essa assevera possono
essergli addebitati, Rapallo si servi delle istituzioni doganali e dei
funzionari doganali come di un semplice mezzo a commettere una truffa, la
quale, in suo confronto, non può essere se non un reato di natura comune
(vedi sentenza di questa Corte sull'estradizione Bauer-Moser Germania,
RU 39 I p. 113).

3. Resta da esaminare se, prescindendo dalla contravvenzione doganale,
l'estradizione deve essere concessa per i Singoli reati per i quali essa
viene domandata.

) Il delitto di truffa è previsto dall'art. 413 c. p. i. ed è delitto
che dà luogo ad estradizione conformemente alla dichiarazione ra la
Svizzera e l' Italia del 30 marzo 1909 (vedi Foglio Ufficiale 'svizzero
Vol. 25 nuova serie p. 357). Il pregiudizio causato viene indicato nel
mandato di cattura con franchi 10,000 : esso è dunque da considerarsi
superiore al limite stabilito da detta dichiarazione, cif. 7. Il delitto
di truffa è pure previsto dalla legge penale del paese richiesto della
estradizione, e cioè dal codice penale del Cantone Ticino Art. 384 e 385
(sotto il nome di frode ). s

b) Il reato di che all'art. 173 e. p. i. (corruzione di pubblico
funzionario), che si riscontra negli art. 118 e seg. e. p. ticinese,
è pure passibile di estradizione (vedi aggiuntaAuslieferung. N° 19. 143--

del 1° luglio 1872 al trattato di estradizione italo-svizzero).

c) E, finalmente, anche il reato degli art. 275 e 276 o. p. i. (falso in
atti) cade sotto il trattato di estradizione (art. 2 cii. 8). Invero,
i disposti degli art. 275 e 276 del codice penale italiano contemplano
il solo caso del false commesso da parte di un pubblico funzionario,
mentre Rapallo non riveste questa qualità. Ma esse viene imputato di
correità nel delitto di false : il reato da lui commesso come correo
(complice, istigatore), rivestirà la stessa indolegiuridica di quello di
cui si resero colpevoli gli esecutori diretti e principali (funzionari
pubblici), che, con il suo ajuto o a 5113. istigazione, commisero il
delitto. La questione di sapere se le qualità inerenti alla persona
dell'estradando dovranno condurre ad una diminuzione 'di pena in suo
confronto (art. 65 o. p. i.) concerne il solo giudice penale italiano,
che giudicherà della colpevolezza dell'imputato e dovrà applicargli la
pena : l'autorità di estradlzione non ha da conoscerne.

Il Tribunale federale p r o n 11 n c i a :

L'oppcsizione dell'estradando è respinta e l'estradizione di Ettore
Rapallo è consentita con la riserva che esso non sia oggetto di
procedimento nè passibile di pena perla contravvenzione fiscale a lui
imputata a mente dell'art. 83 della legge doganale italiana 26 gennaio
1890.

nann (SeptFnrmulnrund Fntndruck AG 3000 Bern
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 41 I 139
Data : 25. März 1915
Pubblicato : 31. Dezember 1915
Sorgente : Bundesgericht
Stato : 41 I 139
Ramo giuridico : BGE - Verfassungsrecht
Oggetto : 138 Staatsrecht. Wahrscheinlichkeit bestehe, so handelt es sich dabei offenbar um


Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
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