226 Entscheidungen der Schuldbetreibungs-aber nicht zu. Wie die Vorinstanz
mit Recht ausgeführt hat, bestehen die der'Schweiz. Genossenschaftsbank
verpfändeten Hypothekartitel für ihren Nominalbetrag und nicht
bloss entgegen der Auffassung der Rekurrenten für den Betrag der
faustpfanderversicherten Forderung zu Recht. Sie sind daher richtigerweise
mit dem vollen Betrage, auf den sie lauten, in die Steigerungsbedingungen
aufgenommen worden. Der Forderungsbetrag, für den sie verpfändet sind, ist
in den Steigerungsbedingungen nicht aufzuführen, weil es sich dabei nicht
um eine die Liegenschaft unmittelbar belastende grundversicherte Forderung
handelt. Die Steigerungsbedingungen haben nicht den Zweck, allfälligen
Kaufliebhabern die Aufklärung zu verschaffen, die es ihnen ermöglicht,
zu berechnen, zu welchem 'Betrage sie die Liegenschaft am billigsten und
vorteilhaftesten erwerben können. Es ist Sache des Einzelnen, selbst in
den Konkursakten nach den hiefür massgebenden Verhältnissen zu forschen.
Somit kann der Betrag der faustpfandversicherten Forderung nicht als
notwendige Grundlage des Zuschlages aufgefasst werden:

Demnach hat die Schuldbe treibungsu. Konkurskammer

erkannt : Der Rekur.e wird abgewiesen.

39. Sentenza. 10 Giugno 1914 nella causa Bernardoni.

Art. 237
SR 281.1 Bundesgesetz vom 11. April 1889 über Schuldbetreibung und Konkurs (SchKG)
SchKG Art. 237 - 1 Ist die Gläubigerversammlung beschlussfähig, so erstattet ihr das Konkursamt Bericht über die Aufnahme des Inventars und den Bestand der Masse.
1    Ist die Gläubigerversammlung beschlussfähig, so erstattet ihr das Konkursamt Bericht über die Aufnahme des Inventars und den Bestand der Masse.
2    Die Versammlung entscheidet, ob sie das Konkursamt oder eine oder mehrere von ihr zu wählende Personen als Konkursverwaltung einsetzen wolle.
3    Im einen wie im andern Fall kann die Versammlung aus ihrer Mitte einen Gläubigerausschuss wählen; dieser hat, sofern die Versammlung nichts anderes beschliesst, folgende Aufgaben:434
1  Beaufsichtigung der Geschäftsführung der Konkursverwaltung, Begutachtung der von dieser vorgelegten Fragen, Einspruch gegen jede den Interessen der Gläubiger zuwiderlaufende Massregel;
2  Ermächtigung zur Fortsetzung des vom Gemeinschuldner betriebenen Handels oder Gewerbes mit Festsetzung der Bedingungen;
3  Genehmigung von Rechnungen, Ermächtigung zur Führung von Prozessen sowie zum Abschluss von Vergleichen und Schiedsverträgen;
4  Erhebung von Widerspruch gegen Konkursforderungen, welche die Verwaltung zugelassen hat;
5  Anordnung von Abschlagsverteilungen an die Konkursgläubiger im Laufe des Konkursverfahrens.
LEF. Un membro della delegazione dei 'cî'editori non ha
veste per aggravarsi di un accordo intervenuto tra la delegazione e
l'amministrazione concernente la visione dei protocolli e, in genere,
degli atti della liquidazione.

A. Il ricorrente è membro della delegazione dei creditori nella
liquidazione del Credito ticinese in Locarno. Questa delegazione è
composta di 15 membri eund Konkurskammer. N° 39. 227

vigila la gestione dell'amministrazione in conformità dell'art. 236
SR 281.1 Bundesgesetz vom 11. April 1889 über Schuldbetreibung und Konkurs (SchKG)
SchKG Art. 236 - Ist die Versammlung nicht beschlussfähig, so stellt das Konkursamt dies fest. Es orientiert die anwesenden Gläubiger über den Bestand der Masse und verwaltet diese bis zur zweiten Gläubigerversammlung.
LEF. '

Con ricorso 4 aprile 1914 Plinio Bernardoni esponeva all'Autorità
cantonale di vigilanza che l'amministrazione di quel fallimento si
era opposta alia formale istanza presentatale il 3 aprile 1914 che
fosse permesso ai membri della delegazione dei creditori di prendere
conoscenza dei registri della fallita banca. Esso domandava all'Autorità
cantonale di vigilanza di ordinare all'amministrazione stessa di mettere
a disposizione dei Singoli membri della delegazione i registri ed i
documenti dell'istituto onde essi membri fossero in grado di esercitare
il loro mandato senza restrizione alcuna ed in conformità dell'art. 237.

B. Con decisione 29 aprile 1914 l'Autorità cantonale di vigilanza
respinse il ricorso. Essa accerta in linea di fatto che nella seduta
plenaria 3 aprile 1914 si addivenne tra la delegazione dei creditori
e l'amministrazione del fallimento ad un modus Vivendi, dal ricorrente
pure sottocritto, secondo il quale fu riconosciuto ai singoli delegati,
sopra loro domanda, la facoltà di compulsare il protocollo per quelle
osservazioni e studio che cre dessero utili all'interesse dei creditori,
salvo all'ammi nistrazione il diritto di giudicare caso per caso.

C. Di questa decisione il Bernardoni si aggrava al Tribunale federale,
ripetendo presso il Tribunale federale la domanda proposta all'Autorità
cantonale. Esso allega che il modus Vivendi di cui sopra non fu da lui
accettato, avendo egli apposto la sua firma al verbale del 3 aprile 1914
al solo scopo di dimostrare il suo intervento alla seduta.

.

Considerando in diritto :

Occorre innanzitutto esaminare se il ricorrente, quale membro della
delegazione dei creditori, abbia veste per chiedere che, contrariamente
all'accordo intervenuto il 3 aprile 1914 tra la delegazione e
l'amministrazione, gli

AS 40 lll 1914 16

228 Entscheidungen der Schuldbetreibungs-

atti vengano messi a disposizione dei Singoli membri della
delegazione. La questione deve essere decisa negativamente. Le
attribuzioni della delegazione, che la legge enumera in modo
esemplificativo nel dispostor dell'art. 237 (cif. 1-5), spettano
alla delegazione come talee quindi, quando essa consti di più membri,
al corpo collettivo e non ad ogni membro. In caso di divergenza tra
i membri, l'opinione della maggioranza'costitujsce giuridicamente la
volontà della delegazione, cui la minoranza deve assogettarsi. Come, a
mò d'esempio, non è concepibile che un singolo membro possa validamente
fare opposizione ad un provvedimento contrario agli interessi dei
creditori (art. 237, cif. 1) o che esso faccia da solo opposizione ai
crediti ammessi dall'amministrazione (art. 237, cif. 4) od autorizzi
il fallito a continuare il suo commercio (art. 237, cif. 2), cosl non
può competere se non alla delegazione quale corpo collettivo il diritto
di vigilare sull'officio o sull'amministrazione, il singolo membro non
potendo agire in proposito sisie non in virtù di una delegazione dei
poteri della collettività. Ciò non è dubbio. La soluzione non potrebbe
essere diversa se non quando la legge attribuisse questo diritto di
vigilanza non alla delegazione come tale, ma al singolo membro. Ma
ciò non è. La legge non fa differenza tra gli incarichi Speciali
da essa enumerati (art. 237, cif. 1-5) e che, come fu detto, sono
evidentemente, anzi necessariamente, attributossdella collettività e il
compito generico affidato alla delegazione di vigilare sulla gestione
dell'amministra-zione (art. 237). Se dunque, come accerta l'Autorità
di vigilanza e come appare dagli atti, la delegazione ha deciso in
maggioranza di esercitare la sorveglianza dell'amministrazione nel senso
che qualora un suo membro domandi visione degli atti di liquidazione,
competa all'amministrazione il diritto di decidere della fondatezza della
domanda, caso per caso, questa risoluzione vincola indubbiamente anche
quel 0 quei membri della delegazione che ad essa si opposero restando
in minoranza.und Konkurskammer. N° 40. 229

Torna quindi inutile il ricercare come debba interpretarsi la firma data
da P. Bernardoni al verbale del 3 aprile, perchè esso non pretende che
quella risoluzione non rispecchi la volontà della maggioranza. Da queste
con-Liderazioni risulta che al ricorrente manca la veste per impugnare
il patto 3 aprile 1914 suindicato, restando intatta la questione se e in
quali condizioni alla delegazione come tale o ad un membro della stessa,
cui fossero dele gati dalla collettività i relativi poteri, competa il
diritto di esigere dall'amministrazione che i protocolli, ed in genere
ilibri e gli atti della liquidazione vengano messi a sua disposizione; --

la Camera Esecuzioni e Fallimenti pronuncia: Il ricorso è respinto.

40. Entscheid vom 17. Juni 1914 i. S. Gesor.

Art. 92. Ziff. 6 SchKG: Grund der Unpfàndbarkeit der Bekleidungsund
Ausrüstungsgegenstände des Wehrmannes. Unpfàndbarkeit der Bekleidung
und Ausrüstung eines wegen Konkursausbruches aus der Dienstpflicht
entlassenen Offiziers.

A. Der Rekurrent Paul Geser, Kaufmann in Bruggen, ist in Konkurs gefallen
und eine Strafuntersuchung wegen Betruges, sowie leichtsinnigen und
betrügerischen Bankerottes ist gegen ihn eingeleitet worden. Er war bis
zum Jahre 1913 als Trainoffizier in der schweizerischen Armee eingeteilt
gewesen, wurde dann aber wegen des Konkursausbruches auf Grund des Art. 18
MO aus der Dienstpflicht entlassen. Durch Verfügung vom 25. April 1914
zog das Konkursamt Gossau die Offiziersbekleidungsund -Ausrüstungsstücke
des Rekurrenten

zur Masse. B. Hiegegen erhob dieser Beschwerde mit dem
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 40 III 226
Data : 10. Juni 1914
Pubblicato : 31. Dezember 1914
Sorgente : Bundesgericht
Stato : 40 III 226
Ramo giuridico : BGE - Schuldbetreibungs- und Konkursrecht
Oggetto : 226 Entscheidungen der Schuldbetreibungs-aber nicht zu. Wie die Vorinstanz mit Recht


Registro di legislazione
LEF: 236 
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 236 - Se l'assemblea non può essere costituita, l'ufficio dei fallimenti lo constata. Esso informa i creditori presenti sullo stato della massa e amministra la stessa sino alla seconda assemblea dei creditori.
237
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 237 - 1 Costituita l'assemblea, l'ufficio presenta una relazione sull'inventario e sulla massa.
1    Costituita l'assemblea, l'ufficio presenta una relazione sull'inventario e sulla massa.
2    L'assemblea delibera se intende affidare l'amministrazione all'ufficio dei fallimenti oppure ad una o più persone di sua scelta.
3    In entrambi i casi, l'assemblea può costituire fra i suoi membri una delegazione dei creditori, alla quale sono affidati, se l'assemblea non decide altrimenti, i seguenti compiti:440
1  vigilare sulla gestione dell'amministrazione del fallimento, dar pareri sulle questioni ad essa sottoposte dall'amministrazione, fare opposizione ad ogni provvedimento contrario agli interessi dei creditori;
2  autorizzare la continuazione del commercio o dell'industria del fallito, determinandone le condizioni;
3  approvare i conti, autorizzare a stare in giudizio, a transigere e compromettere;
4  opporsi ai crediti ammessi dall'amministrazione;
5  autorizzare ripartizioni provvisorie durante la procedura di fallimento.
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
questio • delegazione dei creditori • ricorrente • autorità cantonale • decisione • cio • caso per caso • tribunale federale • ripartizione dei compiti • seduta plenaria • autorità di vigilanza • autorizzazione o approvazione • direttive anticipate del paziente • incarto • azione • amministrazione del fallimento • ordine militare • contratto • dubbio • concepimento
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