Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Numero dell’incarto: BH.2015.1
Decisione del 23 gennaio 2015 Corte dei reclami penali
Composizione
Giudici penali federali Stephan Blättler, presidente, Tito Ponti e Nathalie Zufferey Franciolli, Cancelliere Giampiero Vacalli
Parti
A., in detenzione preventiva presso il Carcere giudiziario "La Farera", 6965 Cadro, rappresentato dagli avv. Stefano Ferrari e Renzo Galfetti,
reclamante
contro
Ministero pubblico della Confederazione,
controparte
Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi,
autorità che ha reso la decisione impugnata
Oggetto
Ordine di carcerazione preventiva (art. 226
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 226 Entscheid des Zwangsmassnahmengerichts - 1 Das Zwangsmassnahmengericht entscheidet unverzüglich, spätestens aber innert 48 Stunden nach Eingang des Antrags. |
|
1 | Das Zwangsmassnahmengericht entscheidet unverzüglich, spätestens aber innert 48 Stunden nach Eingang des Antrags. |
2 | Es eröffnet seinen Entscheid der Staatsanwaltschaft, der beschuldigten Person und ihrer Verteidigung unverzüglich mündlich oder, falls sie abwesend sind, schriftlich. Anschliessend stellt es ihnen eine kurze schriftliche Begründung zu. |
3 | Ordnet es die Untersuchungshaft an, so weist es die beschuldigte Person darauf hin, dass sie jederzeit ein Haftentlassungsgesuch stellen kann. |
4 | Es kann in seinem Entscheid: |
a | eine Höchstdauer der Untersuchungshaft festlegen; |
b | die Staatsanwaltschaft anweisen, bestimmte Untersuchungshandlungen vorzunehmen; |
c | an Stelle der Untersuchungshaft Ersatzmassnahmen anordnen. |
5 | Ordnet es die Untersuchungshaft nicht an, so wird die beschuldigte Person unverzüglich freigelassen. |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 222 Rechtsmittel - Einzig die verhaftete Person kann Entscheide über die Anordnung, die Verlängerung und die Aufhebung der Untersuchungs- oder Sicherheitshaft bei der Beschwerdeinstanz anfechten. Vorbehalten bleibt Artikel 233. |
Fatti:
A. Il Ministero pubblico della Confederazione (in seguito: MPC) conduce dal 17 dicembre 2014 un procedimento penale a carico di A. per titolo di appartenenza e/o sostegno ad un'organizzazione criminale e riciclaggio di denaro. Tale inchiesta è legata ad un procedimento penale condotto in Italia dalla Procura di Milano a carico del predetto e di altre persone, il quale, in data 16 dicembre 2014 ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 59 indagati per vari reati, tra cui l'associazione di tipo mafioso, persone sospettate di essere collegate alla cosca 'ndranghetista "B.", originaria di Reggio Calabria, operante a Milano. Tra le principali accuse vi sono l'estorsione, l'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, il trasferimento fraudolento di valori e ricettazione con l'aggravante del metodo e del fine mafioso. Tra gli indagati figura anche A., residente in Svizzera, a Z., al beneficio di un permesso B, il quale è stato definito dalle autorità italiane il punto di riferimento fondamentale per ogni attività economico-finanziaria connessa al riciclaggio dei proventi illeciti dell'organizzazione criminale (v. atto 2 pag. 1 e seg. dell'incarto del Giudice dei provvedimenti coercitivi, in seguito GPC).
B. Contestualmente all'apertura del procedimento elvetico, il MPC ha ordinato la perquisizione del domicilio privato di A. nonché delle sedi delle società C. SA e D. Sagl, a lui riconducibili. Durante l'intervento di polizia, più precisamente alle ore 11.05 del 17 dicembre 2014, il predetto è stato arrestato presso la sede della D. Sagl, a Chiasso, e condotto presso gli uffici della Polizia giudiziaria federale (in seguito: PGF), a Lugano, dove i funzionari di polizia hanno proceduto, in presenza del difensore, ad un suo primo interrogatorio (v. ibidem).
C. In occasione del suo secondo interrogatorio, avvenuto anch'esso il 17 dicembre 2014, il MPC ha notificato a A., sempre assistito dal suo difensore, l'ordine di arresto emesso nei suoi confronti (v. atto 3 GPC), al termine del quale l'imputato è stato condotto al Carcere giudiziario "La Farera", a Cadro.
D. Con istanza del 19 dicembre 2014, il MPC ha chiesto al GPC di ordinare la carcerazione preventiva di A. per un periodo di tre mesi, ovvero fino al 17 marzo 2015 (v. atto 1 GPC).
E. Il 20 dicembre 2014, il GPC, dopo aver proceduto all'audizione di A. in presenza dei difensori di quest'ultimo e del MPC, ha accolto l'istanza di cui sopra (v. atto 7 GPC).
F. Con reclamo del 30 dicembre 2014 A., su indicazione erronea del GPC, è insorto contro la suddetta decisione dinanzi alla Corte dei reclami penali del Tribunale di appello del Cantone Ticino, la quale ha inoltrato il medesimo all'istanza competente, ossia la Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale. L'insorgente postula l'accoglimento del suo gravame, precisando che "di conseguenza: esperita l'acquisizione preliminare, nel corso della presente procedura di reclamo, dei mezzi di prova richiesti dal reclamante con la presente impugnazione, ed interrogato il sig. E. in udienza da tenersi dinanzi a questa Lod. Corte dei reclami penali, la decisione GPC 20 dicembre 2014 è integralmente annullata e la carcerazione preventiva dell'imputato è sostituita con la pronuncia di misure alternative all'arresto, in specie quelle offerte dal qui reclamante con la sua memoria prodotta in sede di udienza GPC" (v. act. 1).
G. Mediante risposta del 9 gennaio 2015 il GPC ha confermato la decisione impugnata (v. act. 11). Nelle sue osservazioni del 12 gennaio 2015 il MPC ha postulato la reiezione del reclamo, nella misura della sua ammissibilità (v. act. 12).
H. Con repliche del 14 e 15 gennaio 2015, il reclamante si è riconfermato nelle proprie conclusioni ricorsuali (v. act. 13 e 14).
Le ulteriori argomentazioni delle parti saranno riprese, per quanto necessario, nei considerandi di diritto.
Diritto:
1
1.1 Il carcerato può impugnare dinanzi alla giurisdizione di reclamo le decisioni che ordinano, prorogano o mettono fine alla carcerazione preventiva o di sicurezza (art. 222 e
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 222 Rechtsmittel - Einzig die verhaftete Person kann Entscheide über die Anordnung, die Verlängerung und die Aufhebung der Untersuchungs- oder Sicherheitshaft bei der Beschwerdeinstanz anfechten. Vorbehalten bleibt Artikel 233. |
SR 173.71 Bundesgesetz vom 19. März 2010 über die Organisation der Strafbehörden des Bundes (Strafbehördenorganisationsgesetz, StBOG) - Strafbehördenorganisationsgesetz StBOG Art. 37 Zuständigkeiten - 1 Die Beschwerdekammern des Bundesstrafgerichts treffen die Entscheide, für welche die StPO13 die Beschwerdeinstanz oder das Bundesstrafgericht als zuständig bezeichnet. |
|
1 | Die Beschwerdekammern des Bundesstrafgerichts treffen die Entscheide, für welche die StPO13 die Beschwerdeinstanz oder das Bundesstrafgericht als zuständig bezeichnet. |
2 | Sie entscheiden zudem über: |
a | Beschwerden in internationalen Rechtshilfeangelegenheiten gemäss: |
a1 | dem Rechtshilfegesetz vom 20. März 198114, |
a2 | dem Bundesgesetz vom 21. Dezember 199515 über die Zusammenarbeit mit den internationalen Gerichten zur Verfolgung schwerwiegender Verletzungen des humanitären Völkerrechts, |
a3 | dem Bundesgesetz vom 22. Juni 200116 über die Zusammenarbeit mit dem Internationalen Strafgerichtshof, |
a4 | dem Bundesgesetz vom 3. Oktober 197517 zum Staatsvertrag mit den Vereinigten Staaten von Amerika über gegenseitige Rechtshilfe in Strafsachen; |
b | Beschwerden, die ihnen das Bundesgesetz vom 22. März 197418 über das Verwaltungsstrafrecht zuweist; |
c | Beschwerden gegen Verfügungen des Bundesverwaltungsgerichts über das Arbeitsverhältnis seiner Richter und Richterinnen und seines Personals sowie des Personals der ständigen Sekretariate der eidgenössischen Schätzungskommissionen; |
d | Konflikte über die Zuständigkeit der militärischen und der zivilen Gerichtsbarkeit; |
e | Anstände, die ihnen das Bundesgesetz vom 21. März 199720 über Massnahmen zur Wahrung der inneren Sicherheit zum Entscheid zuweist; |
f | Anstände, die ihnen das Bundesgesetz vom 7. Oktober 199421 über kriminalpolizeiliche Zentralstellen des Bundes zum Entscheid zuweist; |
g | Konflikte über die Zuständigkeit nach dem Geldspielgesetz vom 29. September 201723. |
SR 173.713.161 Organisationsreglement vom 31. August 2010 für das Bundesstrafgericht (Organisationsreglement BStGer, BStGerOR) - Organisationsreglement BStGer BStGerOR Art. 19 - 1 Der Beschwerdekammer obliegen die Aufgaben, die ihr nach den Artikeln 37 und 65 Absatz 3 StBOG sowie weiteren Bundesgesetzen zugewiesen sind.28 |
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1 | Der Beschwerdekammer obliegen die Aufgaben, die ihr nach den Artikeln 37 und 65 Absatz 3 StBOG sowie weiteren Bundesgesetzen zugewiesen sind.28 |
2 | ...29 |
3 | Die Beschwerdekammer entscheidet in der Besetzung mit drei Richtern oder Richterinnen, soweit nicht die Verfahrensleitung zuständig ist. Sie kann auf dem Zirkulationsweg entscheiden, wenn sich Einstimmigkeit ergibt und weder ein Mitglied noch der Gerichtsschreiber oder die Gerichtsschreiberin des Spruchkörpers die Beratung verlangt.30 |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 382 Legitimation der übrigen Parteien - 1 Jede Partei, die ein rechtlich geschütztes Interesse an der Aufhebung oder Änderung eines Entscheides hat, kann ein Rechtsmittel ergreifen. |
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1 | Jede Partei, die ein rechtlich geschütztes Interesse an der Aufhebung oder Änderung eines Entscheides hat, kann ein Rechtsmittel ergreifen. |
2 | Die Privatklägerschaft kann einen Entscheid hinsichtlich der ausgesprochenen Sanktion nicht anfechten. |
3 | Nach dem Tode der beschuldigten oder verurteilten Person oder der Privatklägerschaft können die Angehörigen im Sinne von Artikel 110 Absatz 1 StGB263 in der Reihenfolge der Erbberechtigung ein Rechtsmittel ergreifen oder das Rechtsmittelverfahren weiterführen, soweit sie in ihren rechtlich geschützten Interessen betroffen sind. |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 396 Form und Frist - 1 Die Beschwerde gegen schriftlich oder mündlich eröffnete Entscheide ist innert 10 Tagen schriftlich und begründet bei der Beschwerdeinstanz einzureichen. |
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1 | Die Beschwerde gegen schriftlich oder mündlich eröffnete Entscheide ist innert 10 Tagen schriftlich und begründet bei der Beschwerdeinstanz einzureichen. |
2 | Beschwerden wegen Rechtsverweigerung oder Rechtsverzögerung sind an keine Frist gebunden. |
1.2 Nella fattispecie, interposto il 30 dicembre 2014, il reclamo è tempestivo. La legittimazione del reclamante – destinatario della decisione che ordina la sua carcerazione preventiva – è indiscutibile.
1.3 In qualità di autorità di reclamo, la Corte dei reclami penali esamina con piena cognizione in fatto ed in diritto i reclami che gli sono sottoposti (v. Messaggio concernente l'unificazione del diritto processuale penale del 21 dicembre 2005, FF 2006 989, 1214; Patrick Guidon, Commentario basilese, Schweizerische Strafprozessordnung, Basilea 2014, n. 15 ad art. 393
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 393 Zulässigkeit und Beschwerdegründe - 1 Die Beschwerde ist zulässig gegen: |
|
1 | Die Beschwerde ist zulässig gegen: |
a | die Verfügungen und die Verfahrenshandlungen von Polizei, Staatsanwaltschaft und Übertretungsstrafbehörden; |
b | die Verfügungen und Beschlüsse sowie die Verfahrenshandlungen der erstinstanzlichen Gerichte; ausgenommen sind verfahrensleitende Entscheide; |
c | die Entscheide des Zwangsmassnahmengerichts, sofern dieses Gesetz sie nicht als endgültig bezeichnet. |
2 | Mit der Beschwerde können gerügt werden: |
a | Rechtsverletzungen, einschliesslich Überschreitung und Missbrauch des Ermessens, Rechtsverweigerung und Rechtsverzögerung; |
b | die unvollständige oder unrichtige Feststellung des Sachverhalts; |
c | Unangemessenheit. |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 393 Zulässigkeit und Beschwerdegründe - 1 Die Beschwerde ist zulässig gegen: |
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1 | Die Beschwerde ist zulässig gegen: |
a | die Verfügungen und die Verfahrenshandlungen von Polizei, Staatsanwaltschaft und Übertretungsstrafbehörden; |
b | die Verfügungen und Beschlüsse sowie die Verfahrenshandlungen der erstinstanzlichen Gerichte; ausgenommen sind verfahrensleitende Entscheide; |
c | die Entscheide des Zwangsmassnahmengerichts, sofern dieses Gesetz sie nicht als endgültig bezeichnet. |
2 | Mit der Beschwerde können gerügt werden: |
a | Rechtsverletzungen, einschliesslich Überschreitung und Missbrauch des Ermessens, Rechtsverweigerung und Rechtsverzögerung; |
b | die unvollständige oder unrichtige Feststellung des Sachverhalts; |
c | Unangemessenheit. |
2. Il reclamante postula innanzitutto un'udienza davanti a questa Corte. Avendo il GPC sostanziato gravi indizi di reato anche attraverso asserite affermazioni divergenti tra l'indagato e E., quest'ultimo sentito in qualità di persona informata sui fatti, egli ritiene che l'esperimento di un'udienza in contraddittorio con l'interrogatorio dello stesso E. sia l'unica possibilità per garantirgli, nel segno della parità delle armi, la salvaguardia del diritto di essere sentito.
2.1 La procedura davanti a questa Corte è, di principio, scritta (v. art. 390
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 390 Schriftliches Verfahren - 1 Wer ein Rechtsmittel ergreifen will, für welches dieses Gesetz das schriftliche Verfahren vorschreibt, hat eine Rechtsmittelschrift einzureichen. |
|
1 | Wer ein Rechtsmittel ergreifen will, für welches dieses Gesetz das schriftliche Verfahren vorschreibt, hat eine Rechtsmittelschrift einzureichen. |
2 | Ist das Rechtsmittel nicht offensichtlich unzulässig oder unbegründet, so stellt die Verfahrensleitung den anderen Parteien und der Vorinstanz die Rechtsmittelschrift zur Stellungnahme zu. Kann die Rechtsmittelschrift nicht zugestellt werden oder bleibt eine Stellungnahme aus, so wird das Verfahren gleichwohl weitergeführt. |
3 | Die Rechtsmittelinstanz ordnet wenn nötig einen zweiten Schriftenwechsel an. |
4 | Sie fällt ihren Entscheid auf dem Zirkularweg oder in einer nicht öffentlichen Beratung aufgrund der Akten und der zusätzlichen Beweisabnahmen. |
5 | Sie kann von Amtes wegen oder auf Antrag einer Partei eine Verhandlung anordnen. |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 390 Schriftliches Verfahren - 1 Wer ein Rechtsmittel ergreifen will, für welches dieses Gesetz das schriftliche Verfahren vorschreibt, hat eine Rechtsmittelschrift einzureichen. |
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1 | Wer ein Rechtsmittel ergreifen will, für welches dieses Gesetz das schriftliche Verfahren vorschreibt, hat eine Rechtsmittelschrift einzureichen. |
2 | Ist das Rechtsmittel nicht offensichtlich unzulässig oder unbegründet, so stellt die Verfahrensleitung den anderen Parteien und der Vorinstanz die Rechtsmittelschrift zur Stellungnahme zu. Kann die Rechtsmittelschrift nicht zugestellt werden oder bleibt eine Stellungnahme aus, so wird das Verfahren gleichwohl weitergeführt. |
3 | Die Rechtsmittelinstanz ordnet wenn nötig einen zweiten Schriftenwechsel an. |
4 | Sie fällt ihren Entscheid auf dem Zirkularweg oder in einer nicht öffentlichen Beratung aufgrund der Akten und der zusätzlichen Beweisabnahmen. |
5 | Sie kann von Amtes wegen oder auf Antrag einer Partei eine Verhandlung anordnen. |
2.2 In concreto, non vi sono motivi per eccepire alla regola della procedura scritta. Il reclamante, come da lui stesso ammesso, ha avuto accesso al verbale d'interrogatorio di E. dinanzi al MPC del 17 dicembre 2014, ragione per cui il suo diritto di essere sentito è stato rispettato. Se tale richiesta era motivata dalla convinzione che vi fosse anche un verbale, non reso accessibile dalle autorità, relativo ad un interrogatorio del predetto davanti alla PGF, la questione è stata nel frattempo risolta, dato che è stato appurato che ciò non è il caso (v. act. 1 pag. 4 in fine). Il reclamante avrà del resto la possibilità – quando il MPC lo riterrà opportuno – di confrontarsi in contraddittorio con E. nel corso dell'inchiesta, la quale, occorre ricordarlo, è solamente ai suoi inizi.
3. Giusta l'art. 221 cpv. 1
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
|
1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
3.1 Il reclamante contesta l'esistenza di gravi indizi di reato. Per sostanziare i medesimi, il MPC si sarebbe limitato a riprendere acriticamente il contenuto dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 5 dicembre scorso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano, raggiungendo il proprio convincimento senza atti istruttori propri. Il GPC, da parte sua, per confermare la detenzione provvisoria, avrebbe semplicemente ripreso acriticamente il contenuto dell'istanza di carcerazione del MPC, senza confrontarsi con le sue censure di pochezza ed inconsistenza indiziaria e/o argomentativa legate a tale istanza, e senza ordinare alle autorità inquirenti particolari attività istruttorie. Egli non avrebbe compreso in quale suo comportamento sarebbero stati ravvisati gravi indizi rispetto ai reati contestatigli in Svizzera.
3.1.1 L'esistenza di gravi indizi è data allorquando è ipotizzabile, per un terzo obiettivo e sulla base di circostanze concrete, che la persona abbia potuto commettere il reato o parteciparvi con un alto grado di probabilità. Occorre, in altri termini, che su tale persona pesino gravi presunzioni di colpevolezza (v. Alexis Schmocker, Commentario romando, n. 8 ad art. 221
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
3.1.2 In concreto, il reclamante è accusato dal MPC, in sostanza, di aver riciclato in Svizzera denaro proveniente dalle attività della 'ndrangheta calabrese. Nell'ottica di chiarire l'esistenza o meno del reato a monte, con tutti i suoi risvolti e sviluppi successivi, risulta normale ed auspicabile potersi innanzitutto riferire all'ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa il 5 dicembre 2014 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano nei confronti di 60 persone (in seguito: OCC), tra le quali il qui reclamante (v. rubrica 16 atti MPC), il quale è accusato in Italia di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e intestazione fittizia di beni e ricettazione, delitti aggravati dalla finalità di aver agevolato un'associazione di tipo mafioso. Egli è stato definito dall'autorità inquirente italiana come "una sorta di consulente finanziario dell'organizzazione mafiosa" (v. ibidem, lettera della Procura di Milano del 16 dicembre 2014). L'indagine condotta in Italia riguarderebbe un'articolazione della 'ndrangheta calabrese operante sul territorio di Milano e stabilmente collegata alla cosca denominata "B." di Reggio Calabria, articolazione facente capo ai fratelli F. e G., entrambi già condannati in passato per associazione mafiosa dopo il loro arresto avvenuto nel 1996. Dopo essere stati scarcerati a fine 2009, i fratelli F. e G., assieme ad alcuni esponenti della vecchia organizzazione come loro tornati in libertà ed a nuovi associati, avrebbero ripreso ad operare così come sarebbe avvenuto in passato, ovvero esercitando il controllo su una zona della città di Milano e ponendo in essere una pluralità di delitti, quali estorsioni, usure, traffico in forma organizzata di ingenti quantitativi di stupefacente, detenzione di armi e, più in generale, assicurando protezione a diversi imprenditori che a loro si sarebbero rivolti, approfittando di questa situazione per infiltrarsi, tramite i fratelli F. e G., e più in generale l'associazione mafiosa, in numerose attività imprenditoriali (v. atto 1 pag. 2 e segg. GPC). Per quanto riguarda il ruolo del reclamante, questo è descritto in particolare alla pag. 377 e segg. dell'OCC, dove l'autorità italiana contesta al medesimo diverse operazioni tese ad investire i
proventi illeciti dell'organizzazione criminale, affermando che "il ruolo di A., titolare di società finanziarie attive nel settore immobiliare ed aventi sede in Svizzera nel Cantone Ticino, è finalizzato al reinvestimento dei profitti in modo tale da renderli non tracciabili nonché al cambio delle banconote; il consulente finanziario dell'associazione, oggi come in passato, A. già si era attivato e reso disponibile per una serie di investimenti che, dopo l'arresto dei fratelli F. e G. nel 1996, erano stati effettuati dal quarto fratello di F. e G., ossia H. utilizzando quelle ricchezze provento del narcotraffico non sequestrate al momento degli arresti" (v. pag. 378 OCC). Nell'OCC l'autorità penale italiana ha descritto diverse operazioni di riciclaggio (acquisto di immobili) che sarebbero avvenute in Italia, le quali dovrebbero permettere di comprendere il ruolo assunto dal reclamante in seno all'organizzazione criminale (v. pag. 378 e segg. OCC). Particolarmente significativa per la presente procedura è la parte intitolata "Gli investimenti in immobili a Chiasso e altre operazioni finanziarie eseguite all'estero" (v. pag. 399 e segg. OCC). Sulla base di testimonianze rese da I., le autorità italiane avrebbero preso conoscenza di diverse operazioni di riciclaggio compiute dal reclamante in Svizzera con il denaro provento del traffico di stupefacente messo in atto dall'organizzazione criminale. Esse affermano che "dal contenuto di diverse intercettazioni ambientali (…) emergevano elementi attestanti l'esistenza, in territorio svizzero, di almeno una società di proprietà dei fratelli F. e G. anche se formalmente intestata ad una terza persona. Operazione che i fratelli F. e G. effettuavano proprio grazie a A. I primi segnali sull'esistenza di tale società si avevano in occasione della conversazione intercettata tra i fratelli F. e G. (…) in data 4.12.2013, nel corso della quale il primo riferiva dell'opportunità di recarsi con il fratello J. in territorio estero (…) per incontrare due persone, di cui una di nome E. Da costoro F. pretendeva un resoconto esatto sulla gestione di una non meglio precisata attività commerciale (…) (v. pag. 400 OCC). Il contenuto dell'intercettazione di una conversazione telefonica avvenuta tra F. e sua moglie metterebbe ulteriormente in
evidenza la funzione di prestanome del reclamante. Essendo la moglie scettica sul fatto di aver intestato la società del marito (ossia D. Sagl) a A., F. avrebbe smentito la moglie dicendole che "sebbene la società fosse intestata a A., la stessa era amministrata da una terza persona e che, in ogni caso, il figlio di A. era ben consapevole che la proprietà della società era di fatto dei fratelli F. e G." (v. pag. 401 OCC). Sempre con riferimento a tale società, J. avrebbe riferito al fratello F. circa i movimenti effettuati sul proprio conto ed a sua insaputa, da A. e tale E., successivamente identificato in E. (v. ibidem). Da conversazioni telefoniche intercettate dalle autorità italiane emergerebbe "chiaramente che i fratelli F. e G. sono titolari di una o più società, verosimilmente intestate a A. o comunque a lui riconducibili tramite una persona a lui vicina. Nelle medesime società, si apprendeva, è coinvolto anche tale E. ovvero E. Le stesse venivano individuate nella C. SA, con sede a Chiasso (CH), (…) amministrata da E. (…). L'altra società, la D. Sagl (…) riconducibile a A. (…) e a E. (v. pag. 403 OCC). "Le due società di recente costituzione devono logicamente essere ricondotte ai proventi illeciti percepiti successivamente alla scarcerazione dei due F. e G., sia per il dato temporale, sia perché altrimenti – se cioè si ritenesse che essi fossero riconducibili a proventi degli anni '80 e '90 – non si spiegherebbe il bisogno di denaro del sodalizio successivamente ai sequestri di droga" (v. ibidem).
Per quanto attiene alla conoscenza da parte del reclamante dell'origine criminale dei valori patrimoniali gestiti dal reclamante, significativo risulta essere quanto dichiarato da I. agli inquirenti italiani. Alla domanda "per quanto a sua conoscenza, A. sapeva che F. e G. erano stati arrestati per associazione mafiosa e traffico di droga nel 1996 e che erano stati detenuti per molti anni?", egli rispondeva "sì, in più occasioni ero stato presente ad incontri tra F. e J. e A. in cui si era parlato della passata vicenda giudiziaria. Ricordo ad esempio che più volte A. e F. parlavano del fatto che quest'ultimo non poteva uscire dall'Italia e quindi andare in Svizzera perché aveva un divieto di espatrio legato proprio alla sua condanna per mafia. A volte in realtà F. era andato in Svizzera con A. e proprio per evitare che F. rischiasse di essere controllato era A. che veniva a prenderlo a Milano con targa svizzera, che ovviamente era meno a rischio di controlli in frontiera. Ricordo anche alcune occasioni, me presente, F. e A. parlavano di G. e del fatto che quest'ultimo era in semilibertà" (v. pag. 393 OCC).
3.1.3 Gli elementi evidenziati dal GIP nella sua ordinanza hanno trovato riscontro negli atti istruttori compiuti dalle autorità elvetiche, segnatamente gli interrogatori del reclamante e di E., nonché le perquisizioni effettuate presso il domicilio di A. a Z. e le sedi di D. Sagl e C. SA a Chiasso. Innanzitutto, occorre rilevare che il reclamante viveva nel suo appartamento di Z., acquistato a fine 2011 per fr. 225'000.--, assieme a J. (v. verbale d'interrogatorio dell'imputato, atto 2 pag. 4 GPC). Egli ha ammesso di conoscere e di avere avuto rapporti pluriennali con i vari membri della famiglia di F. e G. (v. ibidem pag. 6 e segg.). Egli ha dichiarato di essere il titolare della C. SA, società che, assumendo alle sue dipendenze J., ha permesso a quest'ultimo di ottenere un permesso B (v. ibidem pag. 4). Per quanto riguarda la D. Sagl, l'insorgente ha dichiarato di essere azionista della stessa al 10%, le restanti quote essendo in mano al figlio K. (30%), a E. (30%) e a L. (30%) (v. ibidem pag. 10). Risulta inoltre agli atti che il reclamante ha presentato J. a E. (v. ibidem pag. 4). Egli ha pure presentato la moglie di J., M., a E., affinché quest'ultimo la aiutasse a rintracciare denaro provento di risparmi generati dall'attività del di lei padre e depositati anni prima sul conto di una banca a lei non nota (v. rubrica 4 pag. 6 incarto MPC). Sul ritrovamento di EUR 1.5 milioni vi è tuttavia una discrepanza tra la versione del reclamante e quella di E.. Il primo ritiene che sia stato E. a rintracciarli (v. atto 2 pag. 5 incarto GPC), mentre quest'ultimo ha dichiarato che la M. si sarebbe presentata nel suo ufficio con un consulente della banca N. di Lugano, affermando di aver ritrovato l'importo di cui sopra (v. rubrica 4 pag. 6-7 incarto MPC). Il reclamante riporta poi dell'acquisto in comproprietà con J. e E. di una palazzina a Chiasso per un importo di fr. 3,3 milioni. Dagli atti risulta che l'importo in contanti di fr. 1,8 milioni è stato messo a disposizione dalla famiglia di F. e G. (v. atto 2 pag. 5 incarto GPC). Sulla quota versata dal reclamante, vi è una discrepanza tra quanto affermato da quest'ultimo e E. Il primo ha dichiarato di aver contribuito con fr. 720'000.--, somma proveniente una parte da un suo conto presso la banca O. a Chiasso e l'altra dall'incasso di un credito da
lui vantato da diversi anni nei confronti di P. (v. atto 2 pag. 5 incarto GPC). E. ha invece dichiarato che quanto incassato in virtù del predetto credito non è mai stato utilizzato da A. per l'acquisto dell'immobile a Chiasso (v. rubrica 4 pag. 7 e segg. incarto MPC). Dagli atti emerge poi che nel luglio 2013 il reclamante avrebbe organizzato un incontro tra "un tale Q., un tale R., J. e un signore anziano" e E. affinché quest'ultimo aiutasse i predetti ad incassare vari assegni per un totale di EUR 8 milioni emessi dall'assicurazione S., denaro apparentemente riferito ad un incendio che avrebbe distrutto un immobile della T. SpA di Reggio Calabria, fabbrica produttrice di acque minerali. A tale incontro avrebbe presenziato anche J.. A. sarebbe stato sempre presente ai successivi incontri, agendo quale rappresentante della C. SA, società che avrebbe percepito EUR 80'000.-- per i servizi resi (v. rubrica 4 pag. 8 e seg. incarto MPC). Due delle persone partecipanti all'operazione d'incasso sarebbero imputate nel procedimento italiano e sarebbero state arrestate il 16 dicembre 2014; una sarebbe appunto J. e l'altra Q. (accusato in Italia d'incendio, con la circostanza aggravante del metodo e del fine mafiosi, v. pag. 17 e seg. OCC), a cui sarebbe riconducibile la BB. Srl (v. pag. 134 OCC). Infine, in seguito alla perquisizione del domicilio del reclamante effettuata il 17 dicembre 2014, l'autorità inquirente elvetica ha rinvenuto documentazione relativa a polizze assicurative sulla vita contratte da F., G. e AA. (v. rubrica 5, punto 5.3.5 dell'inventario di sequestro, e rubrica 14 incarto MPC).
Visto tutto quanto precede, occorre concludere che i gravi indizi di colpevolezza sono dati. Da respingere sono di conseguenza le richieste di acquisizione agli atti, per la presente procedura, della documentazione menzionata dal reclamante nel suo gravame (v. act. 1 pag. 11, 12 e 13), nella misura in cui essi non permetterebbero infatti di mutare il giudizio espresso dalla presente Corte su questo punto.
3.2 Nella decisione impugnata viene confermata l'esistenza del pericolo di collusione.
3.2.1 Il mantenimento del prevenuto in detenzione può essere giustificato dall'interesse pubblico legato ai bisogni dell'istruzione in corso. Ciò è il caso ad esempio quando vi è da temere che l'interessato comprometta la ricerca della verità esercitando un'influenza su persone o alterando i mezzi di prova (v. supra consid. 3; art. 221 cpv. 1 lett. b
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
|
1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
3.2.2 Il pericolo di collusione è nella fattispecie dato, visti i legami del reclamante con la famiglia F. e G. (anche se taluni componenti della stessa sono attualmente in carcere), viste le diverse dichiarazioni discordanti rilasciate dal predetto e da E. e, non da ultimo, vista la necessità di analizzare i contenuti degli elementi sequestrati sia nell'appartamento di Z. che presso le sedi delle società perquisite, segnatamente tre telefoni cellulari, un computer portatile e numerosi documenti.
3.3 Pure confermato nella decisione impugnata è il pericolo di fuga.
3.3.1 La realizzazione del rischio di collusione dispensa dall'esaminare l'esistenza o meno del rischio di fuga. A titolo abbondanziale, questa Corte rileva nondimeno l'esistenza di quest'ultimo, ricordato che lo stesso esiste se, tenuto conto della situazione personale dell'interessato e dell'insieme delle circostanze, è verosimile che il medesimo si sottrarrà al perseguimento penale o all'esecuzione della pena in caso di liberazione (decisione del Tribunale federale 1P.430/2005 del 29 luglio 2005, consid. 5.1 e decisioni citate, segnatamente DTF 117 Ia 69 consid. 4a).
3.3.2 Il reclamante, cittadino italiano al beneficio di un permesso B, non dispone di legami particolari con la Svizzera – la sua famiglia vive in Italia (v. atto 2 pag. 3 incarto GPC) –, potendo per contro contare su contatti familiari in Australia (v. rubrica 4 pag. 4-5 incarto MPC) nonché su legami professionali in più parti del mondo, come a Montecarlo, in Francia e a Dubai (v. atto 2 pag. 5 incarto GPC; v. rubrica 5, punti 5.5.6 e 5.5.19 dell'inventario di sequestro, incarto MPC).
3.4 La constatazione dell'esistenza del rischio di collusione (v. consid. 3.2.2 supra), accessoriamente del pericolo di fuga (v. consid. 3.3.2 supra), dispensa dall'esaminare la realizzazione o meno di un rischio di reiterazione ai sensi dell'art. 221 cpv. 1 lett. c
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
4. Per quanto riguarda l'adozione delle postulate misure sostitutive della detenzione, previste agli art. 237 e
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 221 Voraussetzungen - 1 Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
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1 | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind nur zulässig, wenn die beschuldigte Person eines Verbrechens oder Vergehens dringend verdächtig ist und ernsthaft zu befürchten ist, dass sie: |
a | sich durch Flucht dem Strafverfahren oder der zu erwartenden Sanktion entzieht; |
b | Personen beeinflusst oder auf Beweismittel einwirkt, um so die Wahrheitsfindung zu beeinträchtigen; oder |
c | durch Verbrechen oder schwere Vergehen die Sicherheit anderer unmittelbar erheblich gefährdet, nachdem sie bereits früher gleichartige Straftaten verübt hat. |
1bis | Untersuchungs- und Sicherheitshaft sind ausnahmsweise zulässig, wenn: |
a | die beschuldigte Person dringend verdächtig ist, durch ein Verbrechen oder ein schweres Vergehen die physische, psychische oder sexuelle Integrität einer Person schwer beeinträchtigt zu haben; und |
b | die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, die beschuldigte Person werde ein gleichartiges, schweres Verbrechen verüben.112 |
2 | Haft ist auch zulässig, wenn die ernsthafte und unmittelbare Gefahr besteht, eine Person werde ihre Drohung, ein schweres Verbrechen auszuführen, wahrmachen.113 |
5. In conclusione, il reclamo deve essere respinto e la decisione del GPC del 20 dicembre scorso confermata.
6. Giusta l'art. 428 cpv. 1
SR 312.0 Schweizerische Strafprozessordnung vom 5. Oktober 2007 (Strafprozessordnung, StPO) - Strafprozessordnung StPO Art. 428 Kostentragung im Rechtsmittelverfahren - 1 Die Kosten des Rechtsmittelverfahrens tragen die Parteien nach Massgabe ihres Obsiegens oder Unterliegens. Als unterliegend gilt auch die Partei, auf deren Rechtsmittel nicht eingetreten wird oder die das Rechtsmittel zurückzieht. |
|
1 | Die Kosten des Rechtsmittelverfahrens tragen die Parteien nach Massgabe ihres Obsiegens oder Unterliegens. Als unterliegend gilt auch die Partei, auf deren Rechtsmittel nicht eingetreten wird oder die das Rechtsmittel zurückzieht. |
2 | Erwirkt eine Partei, die ein Rechtsmittel ergriffen hat, einen für sie günstigeren Entscheid, so können ihr die Verfahrenskosten auferlegt werden, wenn: |
a | die Voraussetzungen für das Obsiegen erst im Rechtsmittelverfahren geschaffen worden sind; oder |
b | der angefochtene Entscheid nur unwesentlich abgeändert wird. |
3 | Fällt die Rechtsmittelinstanz selber einen neuen Entscheid, so befindet sie darin auch über die von der Vorinstanz getroffene Kostenregelung. |
4 | Hebt sie einen Entscheid auf und weist sie die Sache zur neuen Entscheidung an die Vorinstanz zurück, so trägt der Bund oder der Kanton die Kosten des Rechtsmittelverfahrens und, nach Ermessen der Rechtsmittelinstanz, jene der Vorinstanz. |
5 | Wird ein Revisionsgesuch gutgeheissen, so entscheidet die Strafbehörde, die anschliessend über die Erledigung der Strafsache zu befinden hat, nach ihrem Ermessen über die Kosten des ersten Verfahrens. |
SR 173.71 Bundesgesetz vom 19. März 2010 über die Organisation der Strafbehörden des Bundes (Strafbehördenorganisationsgesetz, StBOG) - Strafbehördenorganisationsgesetz StBOG Art. 73 Kosten und Entschädigung - 1 Das Bundesstrafgericht regelt durch Reglement: |
|
1 | Das Bundesstrafgericht regelt durch Reglement: |
a | die Berechnung der Verfahrenskosten; |
b | die Gebühren; |
c | die Entschädigungen an Parteien, die amtliche Verteidigung, den unentgeltlichen Rechtsbeistand, Sachverständige sowie Zeuginnen und Zeugen. |
2 | Die Gebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Sache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien sowie nach dem Kanzleiaufwand. |
3 | Es gilt ein Gebührenrahmen von 200-100 000 Franken für jedes der folgenden Verfahren: |
a | Vorverfahren; |
b | erstinstanzliches Verfahren; |
c | Rechtsmittelverfahren. |
Per questi motivi, la Corte dei reclami penali pronuncia:
1. Il reclamo è respinto.
2. La tassa di giustizia di fr. 2'000.-- è posta a carico del reclamante.
Bellinzona, 26 gennaio 2015
In nome della Corte dei reclami penali
del Tribunale penale federale
Il Presidente: Il Cancelliere:
Comunicazione a:
- Avv. Stefano Ferrari e Renzo Galfetti
- Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi
- Ministero pubblico della Confederazione
Informazione sui rimedi giuridici
Le decisioni della Corte dei reclami penali concernenti misure coercitive sono impugnabili entro 30 giorni dalla notifica mediante ricorso al Tribunale federale (art. 79 e 100 cpv. 1 della legge federale del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale; LTF). La procedura è retta dagli art. 90 e
SR 173.71 Bundesgesetz vom 19. März 2010 über die Organisation der Strafbehörden des Bundes (Strafbehördenorganisationsgesetz, StBOG) - Strafbehördenorganisationsgesetz StBOG Art. 73 Kosten und Entschädigung - 1 Das Bundesstrafgericht regelt durch Reglement: |
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1 | Das Bundesstrafgericht regelt durch Reglement: |
a | die Berechnung der Verfahrenskosten; |
b | die Gebühren; |
c | die Entschädigungen an Parteien, die amtliche Verteidigung, den unentgeltlichen Rechtsbeistand, Sachverständige sowie Zeuginnen und Zeugen. |
2 | Die Gebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Sache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien sowie nach dem Kanzleiaufwand. |
3 | Es gilt ein Gebührenrahmen von 200-100 000 Franken für jedes der folgenden Verfahren: |
a | Vorverfahren; |
b | erstinstanzliches Verfahren; |
c | Rechtsmittelverfahren. |
Il ricorso non sospende l’esecuzione della decisione impugnata se non nel caso in cui il giudice dell’istruzione lo ordini (art. 103
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz BGG Art. 103 Aufschiebende Wirkung - 1 Die Beschwerde hat in der Regel keine aufschiebende Wirkung. |
|
1 | Die Beschwerde hat in der Regel keine aufschiebende Wirkung. |
2 | Die Beschwerde hat im Umfang der Begehren aufschiebende Wirkung: |
a | in Zivilsachen, wenn sie sich gegen ein Gestaltungsurteil richtet; |
b | in Strafsachen, wenn sie sich gegen einen Entscheid richtet, der eine unbedingte Freiheitsstrafe oder eine freiheitsentziehende Massnahme ausspricht; die aufschiebende Wirkung erstreckt sich nicht auf den Entscheid über Zivilansprüche; |
c | in Verfahren auf dem Gebiet der internationalen Rechtshilfe in Strafsachen, wenn sie sich gegen eine Schlussverfügung oder gegen jede andere Verfügung richtet, welche die Übermittlung von Auskünften aus dem Geheimbereich oder die Herausgabe von Gegenständen oder Vermögenswerten bewilligt; |
d | in Verfahren auf dem Gebiet der internationalen Amtshilfe in Steuersachen. |
3 | Der Instruktionsrichter oder die Instruktionsrichterin kann über die aufschiebende Wirkung von Amtes wegen oder auf Antrag einer Partei eine andere Anordnung treffen. |