Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Corte IV
D-7332/2006
{T 0/2}
Sentenza del 9 agosto 2007
Composizione: Giudici Vito Valenti, Gérald Bovier e Robert Galliker
Cancelliere Marco Poretti
A._______, nato il _______, B._______, nata il _______, C._______, nato il _______, e D._______, nato il _______, Iran, rappresentati da E._______,
Ricorrenti
contro
Ufficio federale della migrazione (UFM), Quellenweg 6, 3003 Berna,
Autorità inferiore
concernente
la decisione del 18 febbraio 1999 in materia d'asilo, allontanamento ed esecuzione dell'allontanamento / N _______
Ritenuto in fatto:
A. Gli interessati hanno presentato domanda d'asilo il 22 settembre 1997. Hanno dichiarato, nella sostanza e per quanto qui di rilievo (cfr. verbali d'audizione del 1° ottobre, 20 e 21 novembre 1997 e 23 novembre 1998), d'essere espatriati perché perseguitati in ragione della conversione del marito, rispettivamente padre, dall'islam al cristianesimo.
A.A.a. Il richiedente ha dichiarato che dal F._______ ha iniziato a frequentare dei cristiani. A tale proposito, gli sarebbe anche capitato d'essere fermato ed interrogato dai "pasdaran". Anche G._______, che avrebbe avuto conoscenze presso il "ministero della sicurezza ed informazioni", avrebbe cercato di dissuaderlo dall'intrattenere ulteriori contatti con dei cristiani. Avrebbe, però, continuato ad intrattenere simili legami e dal 1990 si sarebbe sentito un cristiano. Il H._______, sarebbe stato sequestrato da G._______ e da tre agenti in abiti civili. Sarebbe stato portato in un casa, chiuso in uno stanza e maltrattato fino a quando avrebbe acconsentito di sottoscrivere un documento nel quale si sarebbe obbligato a non più recarsi in chiese cattoliche rispettivamente ad interrompere le frequentazioni con persone di fede cristiana. Sarebbe anche stato minacciato di morte se non avesse ottemperato alle ingiunzioni contenute nel menzionato documento. Il I._______ si sarebbe, però, battezzato, sebbene in forma clandestina per timore di rappresaglie (il relativo certificato sarebbe stato emesso L._______). Il M._______, il menzionato G._______ avrebbe perquisito il suo domicilio e vi avrebbe rinvenuto una fotocopia dell'atto di battesimo e cresima. Appreso delle minacce di morte proferite da G._______ in tale circostanza, si sarebbe deciso per l'espatrio. Ha esibito l'atto di battesimo e cresima nonché delle fotografie riguardanti la menzionata cerimonia.
A.A.b. La richiedente ha dichiarato d'essere stata schiaffeggiata ed insultata dalla moglie del citato G._______ in occasione della perquisizione del M._______. Lei non avrebbe mai avuto problemi con le autorità, ma la legge islamica non permetterebbe di vivere con una persona di religione diversa. Restando in Iran sarebbe pertanto stata costretta a divorziare dal marito. Per continuare a vivere con il coniuge, avrebbe quindi deciso di chiedere l'asilo in Svizzera.
B. Il 28 maggio 1998, l'UFM (allora Ufficio federale dei rifugiati, UFR) ha chiesto delle informazioni all'ambasciata svizzera a Teheran, segnatamente sull'autenticità del citato atto di battesimo e cresima.
C. Il 22 luglio ed il 26/29 agosto 1998, l'ambasciata svizzera a Teheran ha presentato due rapporti sulla fattispecie. Il 23 novembre 1998, i richiedenti sono stati uditi sul contenuto dei citati rapporti ed è stato accordato loro un termine al 31 gennaio 1999 per dimostrare la conversione di A._______.
D. Il 29 gennaio 1999, gli interessati hanno esibito una dichiarazione del vescovo di Lugano sulla conversione al cristianesimo del richiedente nonché gli atti di battesimo dei suoi figli.
E. Il 18 febbraio 1999, l'UFM ha respinto la succitata domanda d'asilo. Nello stesso tempo, ha pronunciato l'allontanamento dei richiedenti dalla Svizzera, nonché l'esecuzione dell'allontanamento medesimo in Iran, siccome lecita, esigibile e possibile.
F. Il 17 marzo 1999, i richiedenti hanno inoltrato personalmente un atto ricorsuale (con allegati), annunciando l'inoltro di un gravame anche da parte del loro rappresentante.
G. Il 22 marzo 1999, il mandatario degli insorgenti ha inoltrato ricorso dinanzi alla Commissione svizzera in materia d'asilo (CRA) contro la citata decisione dell'UFM. È stato chiesto l'accoglimento del ricorso, l'annullamento del provvedimento litigioso e la concessione dell'asilo a favore dei ricorrenti. Quest'ultimi hanno pure formulato domanda di gratuito patrocinio.
H. Il 15 aprile 1999, la CRA ha rinunciato a chiedere il versamento di un anticipo a copertura delle presumibili spese processuali, ritenuta la sussistenza di motivi particolari. Ha altresì indicato che la domanda di gratuito patrocinio sarebbe stata evasa ulteriomente.
I. Il 18 maggio 1999, l'UFM ha semplicemente proposto la reiezione del gravame, senza ulteriori commenti. Il 25 maggio 1999, l'atto è stato trasmesso agli insorgenti per informazione.
J. Il 14 giugno 1999, i ricorrenti hanno esibito un documento attestante l'avvenuta prima comunione di un loro figlio.
K. Il 7 luglio 1999, gli insorgenti hanno prodotto un Affidavit emesso dal fondatore della N._______ allo scopo di dimostrare la genuinità della conversione dell'interessato al cristianesimo e dei rischi in caso di rimpatrio.
L. Il 20 luglio 1999, i ricorrenti hanno esibito una copia dell'atto di battesimo e cresima dell'insorgente considerato conforme all'originale dalla nunziatura apostolica in Svizzera.
M. Il 26 agosto 1999, l'UFM ha nuovamente proposto la reiezione del gravame.
N. Il 3 settembre 1999, i ricorrenti hanno replicato alle osservazioni dell'UFM.
O. Il 9 maggio 2000, i ricorrenti hanno esibito una presa di posizione della O._______ e prodotto un documento attestante l'avvenuta prima comunione del loro altro figlio.
P. Il 28 giugno 2005, l'UFM ha parzialmente riesaminato la decisione del 18 febbraio 1999, annullato i punti 4 e 5 del dispositivo della decisione impugnata e pronunciato l'ammissione provvisoria in Svizzera degli insorgenti.
Q. Il 15 luglio 2005, i ricorrenti hanno comunicato alla CRA di mantenere il ricorso sul punto di questione dell'asilo.
R. Il 18 settembre 2006 ed il 9 febbraio 2007, gli insorgenti hanno sollecitato l'evasione del loro ricorso.
S. Degli altri scritti e documenti si dirà, nella misura in cui rilevanti per l'esito della procedura in esame, in decorso di motivazione.
Considerato in diritto:
1.
1.1. Il TAF pronuncia definitivamente sui ricorsi contro le decisioni dell'UFM in materia d'asilo (art. 31 e 33 lett. d LTAF, art. 105 cpv. 1
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 105 Beschwerde gegen Verfügungen des SEM - Gegen Verfügungen des SEM kann nach Massgabe des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005357 Beschwerde geführt werden. |
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz BGG Art. 83 Ausnahmen - Die Beschwerde ist unzulässig gegen: |
|
a | Entscheide auf dem Gebiet der inneren oder äusseren Sicherheit des Landes, der Neutralität, des diplomatischen Schutzes und der übrigen auswärtigen Angelegenheiten, soweit das Völkerrecht nicht einen Anspruch auf gerichtliche Beurteilung einräumt; |
b | Entscheide über die ordentliche Einbürgerung; |
c | Entscheide auf dem Gebiet des Ausländerrechts betreffend: |
c1 | die Einreise, |
c2 | Bewilligungen, auf die weder das Bundesrecht noch das Völkerrecht einen Anspruch einräumt, |
c3 | die vorläufige Aufnahme, |
c4 | die Ausweisung gestützt auf Artikel 121 Absatz 2 der Bundesverfassung und die Wegweisung, |
c5 | Abweichungen von den Zulassungsvoraussetzungen, |
c6 | die Verlängerung der Grenzgängerbewilligung, den Kantonswechsel, den Stellenwechsel von Personen mit Grenzgängerbewilligung sowie die Erteilung von Reisepapieren an schriftenlose Ausländerinnen und Ausländer; |
d | Entscheide auf dem Gebiet des Asyls, die: |
d1 | vom Bundesverwaltungsgericht getroffen worden sind, ausser sie betreffen Personen, gegen die ein Auslieferungsersuchen des Staates vorliegt, vor welchem sie Schutz suchen, |
d2 | von einer kantonalen Vorinstanz getroffen worden sind und eine Bewilligung betreffen, auf die weder das Bundesrecht noch das Völkerrecht einen Anspruch einräumt; |
e | Entscheide über die Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung von Behördenmitgliedern oder von Bundespersonal; |
f | Entscheide auf dem Gebiet der öffentlichen Beschaffungen, wenn: |
fbis | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts über Verfügungen nach Artikel 32i des Personenbeförderungsgesetzes vom 20. März 200963; |
f1 | sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt; vorbehalten bleiben Beschwerden gegen Beschaffungen des Bundesverwaltungsgerichts, des Bundesstrafgerichts, des Bundespatentgerichts, der Bundesanwaltschaft sowie der oberen kantonalen Gerichtsinstanzen, oder |
f2 | der geschätzte Wert des zu vergebenden Auftrags den massgebenden Schwellenwert nach Artikel 52 Absatz 1 in Verbindung mit Anhang 4 Ziffer 2 des Bundesgesetzes vom 21. Juni 201961 über das öffentliche Beschaffungswesen nicht erreicht; |
g | Entscheide auf dem Gebiet der öffentlich-rechtlichen Arbeitsverhältnisse, wenn sie eine nicht vermögensrechtliche Angelegenheit, nicht aber die Gleichstellung der Geschlechter betreffen; |
h | Entscheide auf dem Gebiet der internationalen Amtshilfe, mit Ausnahme der Amtshilfe in Steuersachen; |
i | Entscheide auf dem Gebiet des Militär-, Zivil- und Zivilschutzdienstes; |
j | Entscheide auf dem Gebiet der wirtschaftlichen Landesversorgung, die bei schweren Mangellagen getroffen worden sind; |
k | Entscheide betreffend Subventionen, auf die kein Anspruch besteht; |
l | Entscheide über die Zollveranlagung, wenn diese auf Grund der Tarifierung oder des Gewichts der Ware erfolgt; |
m | Entscheide über die Stundung oder den Erlass von Abgaben; in Abweichung davon ist die Beschwerde zulässig gegen Entscheide über den Erlass der direkten Bundessteuer oder der kantonalen oder kommunalen Einkommens- und Gewinnsteuer, wenn sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder es sich aus anderen Gründen um einen besonders bedeutenden Fall handelt; |
n | Entscheide auf dem Gebiet der Kernenergie betreffend: |
n1 | das Erfordernis einer Freigabe oder der Änderung einer Bewilligung oder Verfügung, |
n2 | die Genehmigung eines Plans für Rückstellungen für die vor Ausserbetriebnahme einer Kernanlage anfallenden Entsorgungskosten, |
n3 | Freigaben; |
o | Entscheide über die Typengenehmigung von Fahrzeugen auf dem Gebiet des Strassenverkehrs; |
p | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts auf dem Gebiet des Fernmeldeverkehrs, des Radios und des Fernsehens sowie der Post betreffend:68 |
p1 | Konzessionen, die Gegenstand einer öffentlichen Ausschreibung waren, |
p2 | Streitigkeiten nach Artikel 11a des Fernmeldegesetzes vom 30. April 199769, |
p3 | Streitigkeiten nach Artikel 8 des Postgesetzes vom 17. Dezember 201071; |
q | Entscheide auf dem Gebiet der Transplantationsmedizin betreffend: |
q1 | die Aufnahme in die Warteliste, |
q2 | die Zuteilung von Organen; |
r | Entscheide auf dem Gebiet der Krankenversicherung, die das Bundesverwaltungsgericht gestützt auf Artikel 3472 des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 200573 (VGG) getroffen hat; |
s | Entscheide auf dem Gebiet der Landwirtschaft betreffend: |
s1 | ... |
s2 | die Abgrenzung der Zonen im Rahmen des Produktionskatasters; |
t | Entscheide über das Ergebnis von Prüfungen und anderen Fähigkeitsbewertungen, namentlich auf den Gebieten der Schule, der Weiterbildung und der Berufsausübung; |
u | Entscheide auf dem Gebiet der öffentlichen Kaufangebote (Art. 125-141 des Finanzmarktinfrastrukturgesetzes vom 19. Juni 201576); |
v | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts über Meinungsverschiedenheiten zwischen Behörden in der innerstaatlichen Amts- und Rechtshilfe; |
w | Entscheide auf dem Gebiet des Elektrizitätsrechts betreffend die Plangenehmigung von Starkstromanlagen und Schwachstromanlagen und die Entscheide auf diesem Gebiet betreffend Enteignung der für den Bau oder Betrieb solcher Anlagen notwendigen Rechte, wenn sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt; |
x | Entscheide betreffend die Gewährung von Solidaritätsbeiträgen nach dem Bundesgesetz vom 30. September 201680 über die Aufarbeitung der fürsorgerischen Zwangsmassnahmen und Fremdplatzierungen vor 1981, ausser wenn sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt; |
y | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts in Verständigungsverfahren zur Vermeidung einer den anwendbaren internationalen Abkommen im Steuerbereich nicht entsprechenden Besteuerung; |
z | Entscheide betreffend die in Artikel 71c Absatz 1 Buchstabe b des Energiegesetzes vom 30. September 201683 genannten Baubewilligungen und notwendigerweise damit zusammenhängenden in der Kompetenz der Kantone liegenden Bewilligungen für Windenergieanlagen von nationalem Interesse, wenn sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt. |
1.2. Questo Tribunale osserva che dal 1° gennaio 2007 giudica, in quanto sia competente, i ricorsi pendenti al 31 dicembre 2006 presso le commissioni federali di ricorso o d'arbitrato o presso i servizi dei ricorsi dei dipartimenti. Il giudizio si svolge secondo il nuovo diritto processuale (art. 53 cpv. 2
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 53 Übergangsbestimmungen - 1 Das Beschwerdeverfahren gegen Entscheide, die vor dem Inkrafttreten dieses Gesetzes ergangen sind und bisher beim Bundesgericht oder beim Bundesrat anfechtbar waren, richtet sich nach dem bisherigen Recht. |
|
1 | Das Beschwerdeverfahren gegen Entscheide, die vor dem Inkrafttreten dieses Gesetzes ergangen sind und bisher beim Bundesgericht oder beim Bundesrat anfechtbar waren, richtet sich nach dem bisherigen Recht. |
2 | Das Bundesverwaltungsgericht übernimmt, sofern es zuständig ist, die Beurteilung der beim Inkrafttreten dieses Gesetzes bei Eidgenössischen Rekurs- oder Schiedskommissionen oder bei Beschwerdediensten der Departemente hängigen Rechtsmittel. Die Beurteilung erfolgt nach neuem Verfahrensrecht. |
1.3. Giusta il capoverso 1 delle disposizioni transitorie della LAsi riguardanti la modifica del 16 dicembre 2005, ai procedimenti pendenti al momento dell'entrata in vigore della citata modifica, il 1° gennaio 2007, è applicabile il nuovo diritto.
1.4. Ai sensi dell'art. 6
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 6 Verfahrensgrundsätze - Verfahren richten sich nach dem Verwaltungsverfahrensgesetz vom 20. Dezember 196810 (VwVG), dem Verwaltungsgerichtsgesetz vom 17. Juni 200511 und dem Bundesgerichtsgesetz vom 17. Juni 200512, soweit das vorliegende Gesetz nichts anderes bestimmt. |
2. V'è motivo d'entrare nel merito del ricorso che adempie le condizioni d'ammissibilità di cui all'art. 48
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 48 - 1 Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
|
1 | Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
a | vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat; |
b | durch die angefochtene Verfügung besonders berührt ist; und |
c | ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung oder Änderung hat. |
2 | Zur Beschwerde berechtigt sind ferner Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 48 - 1 Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
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1 | Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
a | vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat; |
b | durch die angefochtene Verfügung besonders berührt ist; und |
c | ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung oder Änderung hat. |
2 | Zur Beschwerde berechtigt sind ferner Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 52 - 1 Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat. |
|
1 | Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat. |
2 | Genügt die Beschwerde diesen Anforderungen nicht oder lassen die Begehren des Beschwerdeführers oder deren Begründung die nötige Klarheit vermissen und stellt sich die Beschwerde nicht als offensichtlich unzulässig heraus, so räumt die Beschwerdeinstanz dem Beschwerdeführer eine kurze Nachfrist zur Verbesserung ein. |
3 | Sie verbindet diese Nachfrist mit der Androhung, nach unbenutztem Fristablauf auf Grund der Akten zu entscheiden oder, wenn Begehren, Begründung oder Unterschrift fehlen, auf die Beschwerde nicht einzutreten. |
3. Conformemente all'art. 33a cpv. 2
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 33a - 1 Das Verfahren wird in einer der vier Amtssprachen geführt, in der Regel in der Sprache, in der die Parteien ihre Begehren gestellt haben oder stellen würden. |
|
1 | Das Verfahren wird in einer der vier Amtssprachen geführt, in der Regel in der Sprache, in der die Parteien ihre Begehren gestellt haben oder stellen würden. |
2 | Im Beschwerdeverfahren ist die Sprache des angefochtenen Entscheids massgebend. Verwenden die Parteien eine andere Amtssprache, so kann das Verfahren in dieser Sprache geführt werden. |
3 | Reicht eine Partei Urkunden ein, die nicht in einer Amtssprache verfasst sind, so kann die Behörde mit dem Einverständnis der anderen Parteien darauf verzichten, eine Übersetzung zu verlangen. |
4 | Im Übrigen ordnet die Behörde eine Übersetzung an, wo dies nötig ist. |
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 6 Verfahrensgrundsätze - Verfahren richten sich nach dem Verwaltungsverfahrensgesetz vom 20. Dezember 196810 (VwVG), dem Verwaltungsgerichtsgesetz vom 17. Juni 200511 und dem Bundesgerichtsgesetz vom 17. Juni 200512, soweit das vorliegende Gesetz nichts anderes bestimmt. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG56, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt. |
4. Il TAF esamina liberamente il diritto federale, l'accertamento dei fatti e l'inadeguatezza senza essere vincolato dai motivi invocati dalle parti (art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 62 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
|
1 | Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
2 | Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei. |
3 | Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein. |
4 | Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle. |
5. Nella decisione impugnata, l'autorità inferiore ha considerato falso - sulla base delle informazioni ricevute dall'Ambasciata svizzera a Teheran - l'atto di battesimo e cresima esibito dal ricorrente. In particolare, la chiesa menzionata in detto documento sarebbe evangelica e non cattolica. Inoltre, il libro nel quale sarebbero stati registrati i citati sacramenti non esisterebbe e le persone indicate quali celebrante e firmatario dell'atto non avrebbero vissuto in Iran al momento dei fatti. Gli insorgenti non avrebbero altresì saputo fornire prove o documenti suscettibili d'inficiare le informazioni fornite dall'Ambasciata svizzera in Iran. La produzione di documenti falsi priverebbe di credibilità le dichiarazioni degli interessati, rendendo superfluo l'elenco degli altri indizi d'inverosimiglianza che caratterizzerebbero le loro allegazioni. Visto quanto precede, la dichiarazione del vescovo di Lugano, attestante la genuinità della conversione dell'insorgente, sarebbe inidonea dal punto di vista probatorio. Inoltre, i contatti che il richiedente e la sua famiglia hanno in Svizzera con ambienti cristiani non sarebbero sinceri. In questo contesto, solo delle azioni straordinarie sarebbero suscettibili di fondare un timore di persecuzione, condizione non realizzata nel caso di specie. I motivi d'asilo allegati dalla moglie sarebbero connessi a quelli del marito e sarebbero dunque inverosimili. La conversione di richiedenti l'asilo al cristianesimo non comporterebbe necessariamente neppure un ostacolo all'esecuzione dell'allontanamento, ritenuto che il convertito dovrebbe dimostrare la sincerità dell'allegata conversione e rendere verosimile nel senso della probabilità preponderante d'essere esposto a misure contrarie all'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK) EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden. |
6. Negli atti ricorsuali, i ricorrenti fanno valere, in sostanza, che le risultanze dei rapporti dell'Ambasciata svizzera in Iran non possono considerarsi risolutivi. Le indicazioni imprecise sul certificato di battesimo e cresima sono da attribuire, da un lato, alla necessità di garantire la sicurezza dei religiosi che praticano tali atti. Dall'altro lato, le chiese dei cristiani sono regolarmente oggetto di controlli da parte d'estremisti islamici che ne verificano i registri. Qualora dovessero essere rinvenute tracce di conversioni al cristianesimo, le chiese sarebbero immediatamente chiuse ed i sacerdoti uccisi (citato il noto caso di due preti barbaramente assassinati per avere convertito e battezzato dei musulmani). Il reverendo e il segretario citati dall'insorgente non sarebbero stati rintracciabili perché si sono, comprensibilmente, dati alla fuga in seguito al ritrovamento della fotocopia del certificato di battesimo del ricorrente stesso. In Iran, l'apostasia è sanzionata con la pena di morte.
7. Nelle osservazioni del 26 agosto 1999, l'autorità inferiore sostiene che l'Affidavit redatto dalla N._______ non contiene elementi atti a modificare la valutazione cui è giunta l'autorità inferiore nella decisione impugnata con riferimento alla situazione dei ricorrenti. Fornirebbe, in effetti, solo delle informazioni a carattere generale. Per quanto attiene alla copia dell'attestato di battesimo e cresima sottoposta alla nunziatura apostolica a Berna, l'UFM rileva che dal documento in questione non emergono gli elementi giusta i quali è stata verificata la concordanza con l'originale emesso in Iran. Inoltre, questa conferma, ad essa sola, non può invalidare i risultati delle ricerche effettuate in Iran. Non vi sarebbero, altresì, ragioni per dubitare della buona fede delle fonti contattate dall'Ambasciata svizzera a Teheran né per concludere che le informazioni in merito alla falsità del citato certificato sarebbero erronee.
8. Nella replica del 3 settembre 1999, è fatto valere che la conversione del marito, rispettivamente padre, è stata considerata sincera dall'autore dell'Affidavit, persona degna di fiducia. Le indagini esperite in Iran, sui cui si fonda l'UFM, sono, checché ne dica l'autorità inferiore, insufficienti perché imprecise ed incomplete. Non è dato sapere, per esempio, se siano state svolte delle indagini anche nella chiesa di P._______, oltre a quella di Q._______ (che il ricorrente non conosce anche se citata, al pari della P._______, nel certificato di battesimo e cresima), e se sia stato contattato il suo responsabile. L'UFM si fonda pertanto su elementi non risolutivi e scarta genericamente persino un'attestazione della nunziatura apostolica di conferma della versione fornita dal ricorrente.
9. Il TAF osserva che la decisione impugnata si fonda su di un carente accertamento dei fatti giuridicamente rilevanti ed è pure motivata in modo insufficiente. La domanda d'asilo dei ricorrenti è stata respinta, nella sostanza, sulla sola base delle risultanze riportate nei due rapporti dell'Ambasciata svizzera a Teheran. Per quanto attiene a quest'ultimi, va rilevato che essi sono imprecisi su più punti, incompleti e contraddittori. In primo luogo, non è dato conoscere dove e come sono state raccolte le informazioni ivi menzionate né chi si è incaricato dell'indagine (collaboratore svizzero dell'Ambasciata o contatto autoctono). Inoltre, non emerge dalle carte processuali giusta quali elementi oggettivi il redattore del medesimo abbia potuto trarre il convincimento che l'atto di battesimo e cresima esibito in originale, peraltro munito di un timbro ritenuto autentico anche nel rapporto d'Ambasciata del 22 luglio 1998, sia da considerare di mera compiacenza. Giova per esempio rilevare che mentre nel primo rapporto è escluso perentoriamente che esista il reverendo che ha effettuato il battesimo e la chiesa in cui sarebbe conservato il relativo registro, nel secondo rapporto si afferma che il menzionato reverendo esiste, ma è espatriato da 20 anni, ed esiste pure la chiesa in cui sarebbe conservato il registro, la quale non sarebbe però cattolica, ma "assiro-evangelica". Peraltro, non è indicato in quale Paese si sia recato il menzionato reverendo e perché non avrebbe potuto brevemente rientrare in Iran per impartire i sacramenti. Basti ancora osservare che l'insorgente medesimo ha allegato d'aver conosciuto la persona che ha celebrato il battesimo e la cresima solo al momento della cerimonia. Mal si comprende pure per quale motivo il firmatario dell'atto in questione - padre R._______ che risiederebbe in India dal dicembre del S._______ - non avrebbe potuto sottoscriverlo, otto giorni dopo la celebrazione del battesimo e cresima, quand'anche si fosse trovato all'estero, fermo restando che non può escludersi, sulla base delle indagini esperite, l'eventualità di un suo breve rientro in Iran in quel periodo. Inoltre, il fatto che dai rapporti d'Ambasciata emerga che la chiesa locale attui una politica di battesimi e conversioni restrittiva per evitare che la diocesi e la parrocchia possano avere dei problemi, corrobora le allegazioni rese dal ricorrente. In altri termini, ritenuta la situazione vigente nel Paese d'origine dell'insorgente e visto anche il divieto della propagazione di una fede diversa dall'Islam, può essere considerato verosimile che le diverse congregazioni utilizzino degli stratagemmi nell'amministrazione dei sacramenti volti a preservare l'incolumità dei propri ministri e fedeli. In
conclusione, ai rapporti d'Ambasciata in esame non può essere conferita alcuna idoneità ed efficacia probatoria, di modo che non può essere genericamente esclusa la verosimiglianza delle dichiarazioni rese dai ricorrenti e la decisività dei mezzi di prova esibiti dagli stessi, segnatamente le attestazioni dell'allora vescovo di Lugano e della nunziatura apostolica svizzera, con il generico ed unico argomento che essi non sono suscettibili d'invalidare le risultanze dei rapporti d'Ambasciata medesimi. Infine, non è dato sapere a cosa si riferisca l'UFM quando sostiene che dalle allegazioni degli insorgenti emergono "altri indizi d'inverosimiglianza". Da quanto precedentemente esposto, discende che la decisione impugnata, che viola il diritto federale, incorre nell'annullamento.
10. Quando il TAF annulla una decisione, esso può sostituirsi all'autorità inferiore e giudicare direttamente nel merito o rinviare la causa, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore per nuovo giudizio (art. 61 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 61 - 1 Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück. |
|
1 | Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück. |
2 | Der Beschwerdeentscheid enthält die Zusammenfassung des erheblichen Sachverhalts, die Begründung (Erwägungen) und die Entscheidungsformel (Dispositiv). |
3 | Er ist den Parteien und der Vorinstanz zu eröffnen. |
10.1. Ai sensi dell'art. 3
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 3 Flüchtlingsbegriff - 1 Flüchtlinge sind Personen, die in ihrem Heimatstaat oder im Land, in dem sie zuletzt wohnten, wegen ihrer Rasse, Religion, Nationalität, Zugehörigkeit zu einer bestimmten sozialen Gruppe oder wegen ihrer politischen Anschauungen ernsthaften Nachteilen ausgesetzt sind oder begründete Furcht haben, solchen Nachteilen ausgesetzt zu werden. |
|
1 | Flüchtlinge sind Personen, die in ihrem Heimatstaat oder im Land, in dem sie zuletzt wohnten, wegen ihrer Rasse, Religion, Nationalität, Zugehörigkeit zu einer bestimmten sozialen Gruppe oder wegen ihrer politischen Anschauungen ernsthaften Nachteilen ausgesetzt sind oder begründete Furcht haben, solchen Nachteilen ausgesetzt zu werden. |
2 | Als ernsthafte Nachteile gelten namentlich die Gefährdung des Leibes, des Lebens oder der Freiheit sowie Massnahmen, die einen unerträglichen psychischen Druck bewirken. Den frauenspezifischen Fluchtgründen ist Rechnung zu tragen. |
4 | Keine Flüchtlinge sind Personen, die Gründe geltend machen, die wegen ihres Verhaltens nach der Ausreise entstanden sind und die weder Ausdruck noch Fortsetzung einer bereits im Heimat- oder Herkunftsstaat bestehenden Überzeugung oder Ausrichtung sind. Vorbehalten bleibt die Flüchtlingskonvention vom 28. Juli 1951.6 |
10.2. Il TAF osserva, per quanto attiene alla problematica dell'apostasia in Iran, qui intesa come abbandono della religione islamica in favore di un altro credo, che tale pratica non è ammessa dal diritto islamico e - teoricamente - potrebbe essere punita con la pena di morte. È tuttavia noto che in Iran negli ultimi anni l'apostasia è stata raramente punita e che il governo non svolge indagini in modo sistematico per scoprire tutti i possibili convertiti (Iran Country Report, Home Office, maggio 2007, n. 6.06, n. 17.08 e segg., n. 19.10 e segg. e n. 19.19 e segg. e relative fonti; Organisation suisse d'aide aux réfugiés [OSAR], Iran, mise à jour, 2 agosto 2006, pag. 3; OSAR, Les chrétiens d'Iran, 18 ottobre 2005 pag. 17 e seg.). Certo, la libertà di religione è limitata, ma in Iran è possibile, di regola, vivere praticando la propria fede (Iran Country Report, op. cit. n. 19.23), persino, ed entro certi limiti, ai convertiti (ibidem, op. cit., n. 19.22). Per conseguenza, non si può parlare di una sistematica persecuzione degli apostati, anche nel caso in cui le autorità iraniane siano informate dell'avvenuta conversione (ibidem, op. cit. n. 19.21). Basti ancora osservare che l'ultimo caso noto di procedura penale relativa ad un'accusa d'apostasia (attinente peraltro piuttosto al tenore d'alcuni scritti piuttosto che ad un mutamento di fede) ha riguardato un dissidente, amico del precedente presidente iraniano, che, come è risaputo, è stato rilasciato nel luglio del 2004 dopo due anni di prigionia. Va altresì osservato che il 22 novembre 2005 vi è stato l'omicidio - commesso verosimilmente da fondamentalisti islamici - di un cristiano, convertitosi dall'Islam a metà degli anni novanta (cfr. U.S. Department of State, International Religious Freedom Report 2006, Iran, 15 settembre 2006, Section II, Restrictions on Religious Freedom).
Per quanto attiene alla genuinità delle conversioni, s'osserva che molti iraniani si convertono, coscienti che, invocando persecuzioni di natura religiosa, le opportunità d'ottenere asilo in occidente sono maggiori (Iran Country Report, op. cit. n. 19.21). Tuttavia, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) rileva che s'impone una distinzione tra chi si è convertito prima dell'espatrio e chi si è convertito solo una volta giunto nel Paese ospite. A dipendenza della credibilità del singolo caso, a coloro che si sono sinceramente convertiti in Iran dovrebbe essere riconosciuto lo statuto di rifugiato in quanto il rischio da loro assunto sarebbe grande e dimostrerebbe la genuinità dell'allegata conversione (ACNUR/ACCORD: 7th European Country of Origin Information Seminar Berlin, 11-12 giugno 2001 - Final Report, pag. 98 e seg.).
Peraltro, di regola hanno un fondato timore d'essere esposti a seri pregiudizi rilevanti in materia d'asilo le personalità pubbliche che diffondono opinioni ritenute contrapposte all'Islam ufficiale, le persone che si dedicano al proselitismo e i convertiti denunciati da familiari o minacciati da terzi (v. in questo senso OSAR, Iran, mise à jour, pag. 2 e seg.; OSAR, Iran - réformes et répression, pag. 12). Al contrario, semplici cittadini che si sono convertiti all'estero e che praticano discretamente la propria fede non sono esposti, di principio, a persecuzioni rilevanti in materia d'asilo (cfr. Iran Country Report, op. cit. n. 19.22).
10.3. Nel caso di specie, questo Tribunale considera verosimile, nel senso della probabilità preponderante, la conversione dell'insorgente al cristianesimo anteriore all'espatrio. La nunziatura apostolica in Svizzera ha considerato conforme all'originale la copia dell'attestazione di battesimo e cresima esibita dal ricorrente. Anche l'allora vescovo di Lugano ha confermato la genuinità dell'allegata conversione. Trattasi di due soggetti che non hanno alcun interesse ad attestare una conversione fasulla, segnatamente se basata sull'inganno e documenti falsi. Inoltre, l'assunzione del ricorrente in qualità di sagrestano rafforza la credibilità dell'allegata conversione al cristianesimo. Le conclusioni contrarie tratte dall'UFM in virtù delle risultanze dei più volte richiamati rapporti d'Ambasciata non sono convincenti e si fondano sulla valorizzazione acritica ed arbitraria d'indicazioni imprecise, incomplete e contraddittorie. Per contro, le dichiarazioni e spiegazioni addotte dal ricorrente in corso di procedura con riferimento agli accadimenti da lui vissuti in Iran antecedentemente all'espatrio sono verosimili poiché:
- consistenti, ossia resistenti alle obiezioni,
- precise, ossia non suscettibili di diversa interpretazione altrettanto o più verosimile, e
- concordanti, ossia che non contrastano tra loro e più ancora con altri dati od elementi certi.
In particolare, non v'è motivo di dubitare né delle allegazioni dell'insorgente sull'accanita opposizione di suo G._______ alla sua conversione iniziata con un sequestro, assortito di maltrattamenti, e sfociata in gravi minacce di morte dopo la scoperta di una copia del certificato di battesimo e cresima, né su quelle di un coinvolgimento di agenti statali in tali circostanze. Peraltro, il passaggio dalla teoria dell'imputabilità a quella della protezione (GICRA 2006 n. 18), implica la rilevanza in materia d'asilo pure delle persecuzioni non statali. Ora, vista la serietà delle minacce di morte proferite da un parente del ricorrente, dell'accanimento evidenziato dallo stesso nel volere impedire che la propria famiglia sia "macchiata" da una conversione di un membro al cristianesimo, e considerato che l'insorgente è già stato oggetto in patria d'interrogatori e maltrattamenti anche da parte di agenti statali (v. in questo senso Iran Country Report, op. cit. n. 19.21), è verosimile nel senso della probabilità preponderante che egli non possa ottenere in patria un'appropriata protezione contro le persecuzioni di natura religiosa.
11.
11.1. In simile evenienza, considerato che dalle carte processuali non emergono elementi che giustifichino un'esclusione dalla qualità di rifugiato giusta gli art. 1 F della Convenzione sullo statuto dei rifugiati del 28 luglio 1951 (Conv., RS 0.142.30) rispettivamente dall'asilo ai sensi dell'art. 53
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 53 Asylunwürdigkeit - Flüchtlingen wird kein Asyl gewährt, wenn: |
|
a | sie wegen verwerflicher Handlungen des Asyls unwürdig sind; |
b | sie die innere oder die äussere Sicherheit der Schweiz verletzt haben oder gefährden; oder |
c | gegen sie eine Landesverweisung nach Artikel 66a oder 66abis StGB156 oder Artikel 49a oder 49abis MStG157 ausgesprochen wurde. |
11.2. I figli, convertitisi al cristianesimo in Svizzera sono inclusi nell'asilo concesso al padre (art. 51 cpv. 1
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 51 Familienasyl - 1 Ehegatten von Flüchtlingen und ihre minderjährigen Kinder werden als Flüchtlinge anerkannt und erhalten Asyl, wenn keine besonderen Umstände dagegen sprechen.146 |
|
1 | Ehegatten von Flüchtlingen und ihre minderjährigen Kinder werden als Flüchtlinge anerkannt und erhalten Asyl, wenn keine besonderen Umstände dagegen sprechen.146 |
1bis | Hat das SEM während des Asylverfahrens Anhaltspunkte dafür, dass ein Ungültigkeitsgrund nach Artikel 105 Ziffer 5 oder 6 des Zivilgesetzbuchs147 (ZGB) vorliegt, so meldet es dies der nach Artikel 106 ZGB zuständigen Behörde. Das Verfahren wird bis zur Entscheidung dieser Behörde sistiert. Erhebt die Behörde Klage, so wird das Verfahren bis zum Vorliegen des rechtskräftigen Urteils sistiert.148 |
2 | ...149 |
3 | In der Schweiz geborene Kinder von Flüchtlingen werden auch als Flüchtlinge anerkannt, sofern keine besonderen Umstände dagegen sprechen.150 |
4 | Wurden die anspruchsberechtigten Personen nach Absatz 1 durch die Flucht getrennt und befinden sie sich im Ausland, so ist ihre Einreise auf Gesuch hin zu bewilligen.151 |
5 | ...152 |
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 54 Subjektive Nachfluchtgründe - Flüchtlingen wird kein Asyl gewährt, wenn sie erst durch ihre Ausreise aus dem Heimat- oder Herkunftsstaat oder wegen ihres Verhaltens nach der Ausreise Flüchtlinge im Sinne von Artikel 3 wurden. |
12. Alla ricorrente, che non ha allegato motivi d'asilo personali e che, per quanto emerge dagli atti di causa, non si è convertita, è riconosciuta la qualità di rifugiata e concesso l'asilo in Svizzera ai sensi dell'art. 51 cpv. 1
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG) AsylG Art. 51 Familienasyl - 1 Ehegatten von Flüchtlingen und ihre minderjährigen Kinder werden als Flüchtlinge anerkannt und erhalten Asyl, wenn keine besonderen Umstände dagegen sprechen.146 |
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1 | Ehegatten von Flüchtlingen und ihre minderjährigen Kinder werden als Flüchtlinge anerkannt und erhalten Asyl, wenn keine besonderen Umstände dagegen sprechen.146 |
1bis | Hat das SEM während des Asylverfahrens Anhaltspunkte dafür, dass ein Ungültigkeitsgrund nach Artikel 105 Ziffer 5 oder 6 des Zivilgesetzbuchs147 (ZGB) vorliegt, so meldet es dies der nach Artikel 106 ZGB zuständigen Behörde. Das Verfahren wird bis zur Entscheidung dieser Behörde sistiert. Erhebt die Behörde Klage, so wird das Verfahren bis zum Vorliegen des rechtskräftigen Urteils sistiert.148 |
2 | ...149 |
3 | In der Schweiz geborene Kinder von Flüchtlingen werden auch als Flüchtlinge anerkannt, sofern keine besonderen Umstände dagegen sprechen.150 |
4 | Wurden die anspruchsberechtigten Personen nach Absatz 1 durch die Flucht getrennt und befinden sie sich im Ausland, so ist ihre Einreise auf Gesuch hin zu bewilligen.151 |
5 | ...152 |
13. Visto l'esito della procedura, non si riscuotono spese processuali (art. 63
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
2 | Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht. |
3 | Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat. |
4 | Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102 |
4bis | Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt: |
a | in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken; |
b | in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103 |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107 |
14. Nel caso di specie, si giustifica altresì l'attribuzione ai ricorrenti di un'indennità a titolo di spese ripetibili (art. 64
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 64 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen. |
2 | Die Entschädigung wird in der Entscheidungsformel beziffert und der Körperschaft oder autonomen Anstalt auferlegt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, soweit sie nicht einer unterliegenden Gegenpartei auferlegt werden kann. |
3 | Einer unterliegenden Gegenpartei kann sie je nach deren Leistungsfähigkeit auferlegt werden, wenn sich die Partei mit selbständigen Begehren am Verfahren beteiligt hat. |
4 | Die Körperschaft oder autonome Anstalt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, haftet für die einer unterliegenden Gegenpartei auferlegte Entschädigung, soweit sich diese als uneinbringlich herausstellt. |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Entschädigung.108 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005109 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010110.111 |
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 14 Festsetzung der Parteientschädigung - 1 Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen. |
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1 | Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen. |
2 | Das Gericht setzt die Parteientschädigung und die Entschädigung für die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen auf Grund der Kostennote fest. Wird keine Kostennote eingereicht, so setzt das Gericht die Entschädigung auf Grund der Akten fest. |
15. La domanda di gratuito patrocinio, a prescindere dal fatto che solo degli avvocati possono essere designati difensori d'ufficio (DTF 132 V 200 consid. 5.1.4), è dunque divenuta senza oggetto.
(dispositivo alla pagina seguente)
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1. Il ricorso è accolto e la decisione impugnata è annullata.
2. Gli insorgenti sono rifugiati e l'UFM concederà loro l'asilo.
3. Non si prelevano spese processuali.
4. L'UFM rifonderà ai ricorrenti fr. 1'500.-- a titolo di spese ripetibili.
5. La domanda di gratuito patrocinio è divenuta senza oggetto.
6. Comunicazione:
- al rappresentante dei ricorrenti (plico raccomandato)
- all'autorità inferiore (in copia; n. di rif. N _______; allegato: incarto UFM)
- a T._______ (in copia)
Il Giudice: Il Cancelliere:
Vito Valenti Marco Poretti
Data di spedizione: