im C. lntlebeidungen der Schuldbeu-oibungo-

M andern Gläubigers zu überbinden. Weigert sich daher ' der WW, in eine
solche Änderung einzuwilligen, so bleibt nichts anderes übrig, als ihm
die einzelnen Gülten genau nach den durch die Steigenmgsbediugungen
festgestellten Beträgen zu überbinden und folglich die Gült des
Beschwerdeführers weil nicht mehr durch die Steigerungssunime gedeckt zu
löschen. Dann aber muss auch die Juza-ner Kantonalbank die ssihr unter
der Voraussetzung entsprechender Reduktion der ersten Gült zugekommenen
3500 Fr. an die Konkursmasse zurückerstatten, da sie, wenn sie dieselben
behielte, die fragliche Gült aber gleichwohl im ursprünglichen Betrage dem
Ersteigerer über-banden würde, ungerechtfertigt bereichert ware. Diese
Summe wird dann für den Rekurrenten Knüsel als nächstberechs tigten
Gültgläubiger alle Vorgehenden werden durch die Uberbindung befriedigt
frei und ist ihm zur Deckung seiner Pfandforderuug anzuweisen. Gegen-diese
Auffassung lässt sich nicht etwa einwenden, dass die Kantonalbank
infolge der Verfügung der Hypothekargerichtskanzlei ein unentziehbares
Recht auf die 3500 Fr. erworben habe und sich somit nicht gefallen
lassen müsse, dass an Stelleder Abzahlung die Überbindung trete. Denn
da die Zutrilung des Verwertungserlöses verpsändeter Masfeaktiven
im Konkurse ausschliesslich Sache der Konkursverwaltung ist, so war
zweifellos die Hypothekargerichtskanzlei an sich gar nicht berechtigt,
über die Verwendung der 3500 Fr. zu verfügen; es sind daher auch die
Vollstreckungsbehörden nicht gezwungen, sich an ihre Ver-

' n u halten.

fngäug diesen Ausführungen folgt, dass der Rekurrent Knüsel die Einsendung
seiner Gült zwar nicht verweigern kann. Denn wenn der Ersteigerer
sie sich nicht freiwillig überbinden lassen will, so muss sie nach
dem Gesagten gelöscht werden. Dagegen kann der Rekurreut beanspruchen,
dass die Löschung nur gegen Zahlung des Gültbetrages erfolge. Sache des
Konkursaintes wird es sein, die nötigen Vorkehren zu treffen, um die
Situation im S nne der vorstehenden Erörterungen zu regeln.

Demnach hat die Schuldbetreibungs und Konkurskammer erkannt:

Der Rekurs wird im Sinne der Motive begründet erklärt.

und Konkurskammer. N° 137. Or

137 . Sentenza 5 dicembre 1912 nella causa Baumann.

Art. 88 Lt.-Eek : Un creditore che ottiene con sentenza di merito ancora
appellabile il rigetto definitivo d'una opposizione non può chiedere il
pignoramento provvisorio.

1. In una esecuzione promossa da Luigi Hausmann, di Monaco, contro Brenni
Luigi, in Chiasso, avendo i'escusso sollevato opposizione, il creditore
otteneva con sentenza di merito il rigetto definitivo dell'opposizione e
la condanna del debitore nella somma di franchi 1845320 pel quale importo
chiedeva in seguito che fasse proceduto al pignoramento provvisoricsi
Ma la sentenza di merito del Tribunale di Appello del Ticino essendo
stata appellata al Tribunale fede--

rale e per ciò sospesa nei suoi effetti in base all'art. 65 della

legge organica giudiziaria federale, il debitore Brenni ai opponeva
all'avviso di pignoramento provvisorio datogli dala l'Ufficio in data
4 ottobre 1912, allegando che il pignoramento poteva essere chiesto
eolo in case di rigetto provvisorio dell'opposizione, non mai, come nel
fattiapecie, quando il rigetto era stato accordato in via definitiva. '

Statuendo su questa obbiezione, l'Autorità cantonale di vigilanza
ammetteva il ricorso, oseervando : Il pignoramento provvisorio essere un
provvedimento affatto Speciale della procedura di esecuzione ed avere il
carattere di un provvedimento conservativo concesso al creditore che è
al beneficio di un rigetto provvisorio dell'opposizione. Nella procedura
ordinaria il pignoramento provvisorio essere un provvedimento sconosciuto,
nè valere il ragionamento opposto da Hausmann che, se coneesso in tema
di giudizio sommario, deve a maggior ragione concedersi nella procedura
ordinaria, procedura circondata da maggiori garanzie, chè non si possono
per criteri, Siano pure logici, applicare delle minuto di legge non
espressamente accordate . ll creditore riconosciuto tale nella procedura
ordinaria non può chiedere che il pignoramento definitivo; ma di questo
diritto può usare solo quando è al beneficio di una sentenza cresciuta
in giudicato, ciò che non è nel case attuale.

AS 33 i 1912 · 53

822 C. Entscheidungen der Schuldbetreibungs-

2. È contro quesista decisione che il creditore Hausmann ricorre a questa
Camera Esecuzioni e Fallimenti chiedendone l'annullazione nel senso della
conferma dell'emesso avviso di pignoramento, mantenendo il suo punto
di vista che debbasi il pignoramento provvisoria ammettere a fortiori
in una Situazione di causa quale la presente, non comprendendosi come
il legislatore abbia voluto accordare un provvedimento conservativo al
creditore che fece riconoscere il suo credito in una procedura di sola
parvenza, quale è quella sommaria di rigetto provvisorio, e lo. abbia
invece negato al creditore che fece constatare il suo credito con tutte
le garanzie della procedura ordinaria.

ln diritto :

È fuori di dubbio che la tesi del ricorrente non trova nessun appoggio
nei disposti della legge EeF. Secondo l'art. 83 il pignoramento
provvisoria non può essere chiesto se non dal creditore in cui favore
è stato pronunciato un rigetto provvisoria. E l'art. 82 non prevede
la possibilità di un rigetto provvisoria se non nel caso in cui il
creditore giustifichi la sua pretesa mediante un riconoscimento di
debito. La semplice constatazione dell'inesistenza di una sentenza di
rigetto provvisorio basta quindi per far escludere la possibilità di un
pignoramento in base all'art. 83.

De lege ferenda si potrebbe invece benissimo discutere se non sia il
caso di accordare il beneficio del pignoramento provvisorio anche al
creditore che è al beneficio di una sentenza di merito ancora appellabile
e perciò non ancora esecutiva, per lo Spazio di tempo in cui dura
l'appello. Diverse legislazioni procedurali straniere hanno accolto
difatti quest'idea, dando facoltà al giudice di appello di dichiarare
provvisoriamente esecutive sentenze. contro le quali viene esperito
il rimedio dell'appellazione. Ma de lege lata non si può ammettere la
domanda del ricorrente. Vi si oppongono non soloi disposti già più sopra
accennati della Legge Esecuzioni e fallimenti, ma anche quelli della
Legge organica giudiziaria federale.

L'appellazione al Tribunale federale ha cioè, in base all'art. 65 della
Legge organica giudiziaria federale, per

und Konkurskammer. N° 137. 823

effetto di impedire chela sentenza appellata acquisti forza di cosa
giudicata. Nè può quindi pretendersi che, mediante tale sentenza,
l'obbligo a pagamento del debitore sia già, in certa qual guisa,
accertato, potendo la soluzione del primo giudice essere modificata in
seguito all'appello. Checchè ne sia, lo etatuire delle regole divergenti
al riguardo e l'accordare nell'uno o nell'altro caso una esecuzione
provvisoria ad un giudizio sul quale è pendente ancora un'appellazione,
è in ogni caso negli attributi della legge che regola gli effetti e il
Significato dell'appello. E questa legge è la legge di procedura civile
alla quale Spetta di Stabilire quando un giudizio possa edebba ritenersi
esecutivo e non la legge Esecuzioni e fallimenti che, come risulta anche
dagli articoli 80 e 81, non ha potuto ne voluto occuparsi della questione.

Se la legge Esecuzione e fallimenti ha introdotto per l'escussione di
crediti, basati sopra un titolo, un sistema privilegiato di esecuzione,
sistema che procura loro una garanzia provvisoria prima che il credito
sie. stato riconosciuto giudiziariamente, ciò avviene in relazione
all'esistenza del titolo che costituisce una dimostrazione prima facie del
credito medesimo. Ma da tale circostanza non può essere arguito che debba
essere trattato in egual modo anche colui che in favore del suo credito
può invocare solo una aentenza non ancora esecutiva e non passata in cosa
giudicata; che una simile conseguenza non eia in ogni caso voluta dalla
legge federale, lo dimostra il rapporto che, secondo l'art. 83, esiste
fra la procedura di rigetto provvisorio e le azioni di inesistenza del
debito. Qualora cioè l'azione di inesistenza del debito non venga promossa
entro 10 giorni dal rigetto provvisorio, questo rigetto diventa per legge,
da provvisoria, definitivo. Nel caso concreto un'azione d'inesistenza del
debito da parte dell'escusso non è evidentemente possibile; impossibile
di conseguenza è anche un pignoramento provvisorio ; -

La Camera Esecuzz'oni e Fallimenti pronuncia :

Il ricorso è respinto.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 38 I 821
Data : 05. Dezember 1912
Pubblicato : 31. Dezember 1913
Sorgente : Bundesgericht
Stato : 38 I 821
Ramo giuridico : BGE - Verfassungsrecht
Oggetto : im C. lntlebeidungen der Schuldbeu-oibungo- M andern Gläubigers zu überbinden. Weigert


Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
rigetto provvisorio • pignoramento provvisorio • questio • cio • provvisorio • procedura ordinaria • federalismo • decisione • forza di cosa giudicata • ricorrente • rigetto definitivo • avviso di pignoramento • avviso • direttive anticipate del paziente • motivo • azione • dubbio • riconoscimento di debito • autorità cantonale • sconosciuto
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